Video choc contro Trump, Lewis Hamilton nei guai: ecco cosa rischia

Video choc contro Trump, Lewis Hamilton nei guai: ecco cosa rischia
La protesta contro Donald Trump, la cosiddetta #takeaknee, lanciata dai giocatori della NFL, passata per Stevie Wonder e giunta anche Oltreoceano, si arricchisce ogni giorni di testimonial celebri, soprattutto nel mondo dello sport. La squadra dei San Francisco 49ers si era inginocchiata in segno di protesta per l'eccessivo uso della forza da parte delle forze dell'ordine nei confronti della comunità afroamericana, e al presidente si rimprovera una mai troppo netta condanna della violenza e del razzismo di una parte del popolo statunitense.
 
 

#takeaknee

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If you don't know, try to educate yourself so you can understand. #takeaknee

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Al coro degli atleti e dei vip afroamericani si è aggiunto anche quello di Lewis Hamilton, probabilmente il più impegnato tra i piloti di F1. Qualche giorno fa il pilota britannico della Mercedes aveva solidarizzato con i promotori della protesta: «Credo fermamente di potermi identificare con questi atleti, su questioni del genere ognuno dovrebbe avere diritto di parola e tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere per fare la differenza al mondo». Peccato che dopo parole così nobili, Hamilton sia andato decisamente oltre, postando su Instagram (dove ha quasi 5 milioni di follower) un video choc contro Donald Trump, in cui un pupazzo con le fattezze del presidente degli Stati Uniti è oggetto delle attenzioni sessuali di un piccolo cane pinscher.



Il video è stato rimosso dopo pochi minuti, ma ormai era troppo tardi. Ora Hamilton rischia sanzioni da parte della Fia, che non ha mai apprezzato le uscite su temi politici dei piloti. Nel frattempo, però, anche il collega Sergio Perez, messicano che corre su Force India, ha appoggiato il pilota britannico: «Essere sportivi comporta molta visibilità, abbiamo un ruolo da esercitare come un esempio e abbiamo l'obbligo di preoccuparci anche per ciò che accade in tutto il mondo e non solo riguardo al nostro lavoro».

           
           
          
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Settembre 2017, 11:30
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