Vettel vince il GP d'Ungheria, capolavoro Ferrari.
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Vettel vince il GP d'Ungheria, capolavoro Ferrari. "Merci Jules questa vittoria è per te"

di Piergiorgio Bruni
ROMA - Quarantuno successi come Senna nel giorno in cui la Formula 1 ricorda Jules Bianchi. Sebastian Vettel domina il gran premio d’Ungheria, decima prova del Mondiale, e dedica il successo, il secondo stagionale, alla memoria del giovane pilota francese scomparso la scorsa settimana dopo 9 mesi in coma. «Sarai sempre nei nostri cuori. Questa vittoria è per te», grida il tedesco via radio appena superato il traguardo.





E la voce, strozzata dalla commozione, l’accompagna anche nell’ormai consueto tributo al team: «Grazie ragazzi, un’altra bandiera a Maranello». Dietro di lui, per la prima volta sul podio, Daniil Kvyat con la Red Bull e, a seguire, il compagno di squadra Daniel Ricciardo. Super iellato, invece, Kimi Raikkonen. Il finlandese, autore di una favolosa partenza, e per oltre metà gara alle spalle di Vettel, ha dovuto alzare l’ennesima bandiera bianca a causa di un problema elettrico alla power unit della monoposto. Un peccato, l’ennesimo, specialmente in vista di un eventuale rinnovo contrattuale. «Un aspetto positivo? In questo momento – dice, con un sorriso amaro, il ferrarista – credo sia la vacanza. Nel complesso la prima metà della stagione abbiamo avuto un’ottima velocità, tuttavia succede sempre qualcosa che ci porta ad affrontare situazioni negative. Dobbiamo sbarazzarci di questa sfortuna: soltanto allora potremo toglierci belle soddisfazioni».















A Budapest, finalmente, il circus ha messo in scena uno spettacolo degno della sua fama e rispolverato quel gustoso ritorno al passato. Sorpassi, contatti, penalizzazioni, safety car e, soprattutto il fattore M. M come Mercedes: per un pomeriggio tornata ad essere una scuderia terrestre. Ed è proprio diretta alla casa tedesca e al suo presidente onorario Niki Lauda, la battuta a caldo di Maurizio Arrivabene, il team principal della Rossa: «Ieri sera ho mangiato una pizza all’arrabbiata, a me gli spaghetti non piacciono tanto. È la nostra seconda vittoria: in 10 gare abbiamo fatto otto podi e due successi. A chi non sa fare i conti dedico questo trionfo». Poi, non contento, nell’analizzare la prestazione di Raikkonen, manda pure una frecciata a Bernie Ecclestone, patron della F1: «Peccato per Kimi perché qui rischiavamo di fare la doppietta. Il giorno che potremo scegliere noi le nostre gomme da usare sarà sempre tardi».





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+++++FLASH NEWS+++++#Vettel vince il Gran Premio d'Ungheria, capolavoro #Ferrari.E DEDICA LA VITTORIA A JULES #BIANCHI #CiaoJules http://goo.gl/mWsGUb Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Domenica 26 luglio 2015




Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Luglio 2015, 10:27
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