Ferrari SF15-T, il bolide della rinascita:
a Maranello comincia la nuova era Vettel

Ferrari SF15-T, la monoposto della rinascita: comincia l'era Vettel

di Gianluigi GIannetti
I segni si passano, anche quando sono rossi, ed è toccato a Sergio Marchionne mettere in atto una rivoluzione senza neanche un mezzo termine. Per altro inevitabile, quando il ritardo di una Ferrari arriva anche a mezzo secondo a giro. Presentata oggi la nuova SF15-T, rigorosamente on-line, con un pragmatismo che invita a rimandare i primi giudizi ai test sulla pista di Jerez, in programma dal 1° febbraio



Scelte di gruppo. «Una Ferrari bella è quella che vince», questo il motto caro al Commendatore a cui rimanda Maurizio Arrivabene, nuovo Team Principal della Scuderia, con una allusione alle prestazioni che si aspetta da una vettura con scelte cromatiche in parte differenti rispetto al passato.











Più nero e più grinta, ma anche una citazione illustre sulla fiancata che non passerà inosservata agli appassionati. Spunta il logo Alfa Romeo, un omaggio alle nuove strategie del Gruppo FCA di Marchionne che incorporano il biscione nel pool dei marchi più sportivi, ma anche una bacio al passato Ferrari, squadra nata da una costola del reparto corse di Arese.



Futuro prossimo. Oggi si parla di SF15-T. Nel nome i riferimenti al Turbo (con la T finale) e alla scuderia Ferrari, con la 'S'. Nella sostanza, oltre 1500 ore di galleria del vento e 250.000 ore di studi per una nuova monoposto soprattutto destinata a raffinare il patrimonio motoristico Ferrari, oltre che a superare le lacune della vettura della scorsa stagione. Questo soprattutto per quanto riguarda il deficit di potenza. Dalle fiancate più generose si può immaginare una collocazione diversa del gruppo di sovralimentazione e di raffreddamento, quel che serve per innalzare la disponibilità di cavalli senza intaccare l'affidabilità della Power Unit. Stupisce il muso, lungo e di forma piatta, molto simile a quanto fatto da Mclaren con la sua nuova Mp4-30, il tutto per recuperare spinta al suolo attraverso una maggiore circolazione dell'aria sotto il fondo della vettura.



Vettel al debutto. «Se la situazione fosse quella del 2014, sarebbe difficile lottare per vincere. Ma sono qui per questo, non per arrivare secondo. Non mi aspetto problemi con Kimi. Sarà difficile da battere, ma andiamo d'accordo, anche se non è tipo da tante parole». Questo il primo commento del quattro volte campione del mondo su Red Bull. «Sarebbe sbagliato avere subito aspettative elevate. Sarà difficile essere lì davanti fin dall'inizio. Sarebbe sbagliato avere subito aspettative elevate. Sarà difficile essere lì davanti fin dall'inizio. Per me c'è un cambio di colore, ma la vettura sembra bellissima»
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Gennaio 2015, 13:55