GP Singapore, vince la Stella di Hamilton,
Alonso quarto dietro le due Red Bull
di Piergiorgio Bruni
La prima di Marchionne al timone della scuderia di Maranello (anche se la nomina ufficiale a presidente avverrà il 13 ottobre), neppure scaramanticamente inverte il mediocre trend stagionale. Le Rosse, infatti, seppur con qualche lieve miglioramento, confermano tutti i limiti visti durante l’annata: mancanza di velocità in rettilineo e difficoltà nella gestione della parte elettronica della vettura. Deluso e critico, Fernando Alonso: «La safety car (entrata per l’incidente di Perez, ndr) mi è costata il podio. Avevamo cominciato la gara molto bene e prima del suo ingresso stavamo gettando le basi per conquistare un buon piazzamento in una gara più difficile rispetto a quelle degli anni precedenti. In condizioni complicate per caldo e umidità, le monoposto erano più lente di almeno 3-4 secondi rispetto al passato».
Lo spagnolo, infine, spiega l’errore commesso alla prima curva, subito dopo il via. Un “lungo” che ha vanificato l’ottimo scatto al semaforo: «La partenza è andata bene, poi perà ho sbagliato in frenata e ho dovuto cedere la seconda posizione a Vettel». Amareggiato, come quasi sempre da quando è tornato a guidare una Ferrari, Kimi Raikkonen: «Sono rimasto bloccato per tutta la gara dietro le Williams, prima alle spalle di Massa e poi di Bottas. Non sono riuscito a superarli e quando rimani dietro tanto tempo, alla fine, rovini le gomme».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Settembre 2014, 13:08