F1, in Azerbaigian trionfa Ricciardo ma tiene banco lo scontro Vettel-Hamilton

F1, in Azerbaigian trionfa Ricciardo ma tiene banco lo scontro Vettel-Hamilton

di Piergiorgio Bruni
Dispetti, ruotate e falli di reazione. La F1, stavolta di scena a Baku, regala un pomeriggio di stampo calcistico. E i protagonisti, neppure a dirlo, sono Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Con l'inglese, al 20esimo giro, in regime di safety car, colpevole di aver eccessivamente rallentato la sua vettura con una manovra limite.

Un gesto improvviso, tale da costringere il ferrarista prima alla collisione e, dopo un istante, imbestialito, ad assumere un inaspettato (e sciocco) ruolo di vendicatore a colpi di pneumatici. Un atto che, però, gli costerà una penalità di 10 secondi e, purtroppo, il successo (chiuderà quarto). In Azerbajgian, fra detriti, arrembaggi e bandiere rosse, vince inaspettatamente Ricciardo, dietro di lui Bottas e, a seguire, ancora più a sorpresa, Stroll. Male, invece, Raikkonen: fuori a 3 giri dalla fine. «La manovra di Hamilton? È stata pericolosa per chi sta dietro spiega un arrabbiato Vettel a fine gara e non si fa così. Ha frenato un paio di volte e diventa pericoloso per chi sta dietro. Tuttavia, non so perché io ho avuto una penalità e lui no». Poi, una battuta sul GP: «Credo che la macchina fosse molto buona conclude il tedesco e il passo gara forte. La partenza impegnativa e un Bottas molto aggressivo».

Immediata la risposta dell'avversario della Mercedes: «E' piuttosto chiaro quello che è accaduto dice Hamilton e non è la condotta che ci si aspetta da un 4 volte campione del Mondo. In quel punto ho dovuto rallentare ma lui era distratto e mi è venuto addosso». Immancabile, infine, pure la stoccata di Arrivabene: «Non vogliamo polemizzare sull'accaduto esordisce il team principal della Rossa ma mi domando: siamo in F1 oppure al Colosseo?».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Giugno 2017, 08:58
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