Italia, sognare è possibile ma il 2006
è lontano 10 anni (luce)

Italia, sognare è possibile ma il 2006 è lontano 10 anni (luce)

di Romolo Buffoni
Gli ottimisti vedono ovunque punti di contatto con il 2006 e con la vittoria degli azzurri al mondiale di Germania. La verità è che la distanza è di 10 anni: luce.

Guardate il tabellone. In terra tedesca dopo aver vinto il girone l’Italia se la vide agli ottavi con i carneadi dell’Australia (eliminati dal rigore di Totti ai supplementari) e ai quarti con l’Ucraina all’apice della sua storia calcistica (liquidata da Zambrotta e dalla doppietta di Toni). Solo in semifinale arrivò l’impresa con la Germania. Qui è diverso. Se oggi pomeriggio gli azzurri riusciranno ad eliminare la favorita Spagna saranno soltanto all’inizio del cammino.

Ai quarti, infatti, sarebbe già certa la sfida alla Germania che, ieri, ha rimesso in moto i suoi carri armati. E poi in semifinale? Inghilterra? Francia? Soltanto nella finale del 10 luglio si troverebbe la reduce della parte di tabellone ribattezzata sui social “scapoli-ammogliati”.

Ma il 2006 è lontano anche perché in campo con l’Italia non ci sono più Pirlo, Del Piero, Totti, Cannavaro, Gattuso. La qualità è obiettivamente bassa. Ma c’è Conte in panchina e allora tiriamo fuori le bandiere perché sperare si può.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Giugno 2016, 08:54