Però ha qualcosa che altri non hanno: il fuoco dentro, definizione di Conte. Di questo tutti gli azzurri hanno ringraziato il ct, a fine partita, con un abbraccio collettivo al fischio finale di Cakir che è scena rara, in una nazionale. Per tutti i 90' di Italia-Spagna, la differenza mostrata in campo da azzurri e spagnoli si è rispecchiata in quella delle due panchine. Serafico Del Bosque, una sorta di 'caballerò stanco dopo tante vittorie: è rimasto immobile sulla sua panchina per tutto il primo tempo, alzandosi solo a inizio ripresa per dare indicazioni ad Aduriz mandato in campo per Nolito. Poi ha rinviato le dimissioni: «Ne parlerò col mio presidente».
Dall'altra parte, Conte sempre all'angolo estremo dell'area tecnica, anche oltre, anche sotto la pioggia battente del primo quarto d'ora: tutto il tempo a trasmettere elettricità ai suoi, a ordinare posizioni, a sgridare. Come quando Giaccherini, nel secondo tempo, ha perso il tempo del contropiede e lui si è infuriato scalciando il pallone, prendendosi il rimprovero di Cakir e l'applauso di tutto uno stadio. «Una volta il preparatore mi ha proposto di mettere il gps per vedere quanto corro e con quanta intensità...», il sorriso di fine partita. A quel fischio finale di Cakir, è arrivata l'esplosione di gioia. Al 2-0 di Pellè Conte si era già issato sulla panchina in cerca della moglie Elisabetta e della figlia Vittoria, poi al suo fianco in campo nella flash interview. In mezzo, tutti a correre in campo come le altre due vittorie ma stavolta con una scena rara a vedersi: venti maglie azzurre che fanno mucchio sul ct, al fischio finale. Non se lo aspettavano neanche loro, la sincera ammissione di questi giorni.
Erano sporchi, brutti e cattivi, stasera solo «cattivi e bellissimi», dice Bonucci: ecco il significato di quel ringraziamento.
Poi, tutti i giocatori spinti da Conte sono andati sotto la curva dei tifosi italiani, azzurri anche loro stasera, su richiesta di Conte. In circolo, hanno fatto un balletto attorno a Buffon aspettando che facesse il Superman sulla traversa, come oramai è rito dopo le vittorie all'Europeo. Dove l'Italia si sente davvero più grande dei propri limiti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Giugno 2016, 22:12
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