Carlos Tavares, stipendio stellare da 23,5 milioni: guadagna 341 volte più dei suoi dipendenti

Ciò che ha fatto arrabbiare molti è il fatto che l'aumento sia stato annunciato proprio il giorno in cui l'azienda ha comunicato lo stop di due settimane per oltre 2mila lavoratori a Mirafiori

Stipendio stellare per Carlos Tavares da 23,5 milioni: guadagna 341 volte più dei suoi dipendenti

di Hylia Rossi

Recentemente il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha calcato le pagine dei quotidiani italiani e stranieri a causa dell'approvazione (con il 70,2% dei voti) del maxi stipendio per lui e la dirigenza. Se nel 2023 ha guadagnato "appena" 13,5 milioni di euro (con un bonus di altri 10), quest'anno potrà riceverne ben 23,5.

Ciò che ha fatto arrabbiare molti, però, non è semplicemente l'aumento, ma il fatto che sia stato annunciato proprio il giorno in cui l'azienda ha comunicato lo stop di due settimane per oltre 2mila lavoratori a Mirafiori. Lavoratori che, in media, guadagnano 130 volte meno rispetto ai dirigenti, secondo il rapporto dell'Oxfam riportato da Nouvelobs.

Il Primo Maggio è alle porte e viene da chiedersi cos'è che si festeggi e se le lotte di tanti anni non abbiano rallentato un po' troppo, lasciando indietro i redditi delle persone comuni. 

La differenza di salario tra dirigenti e lavoratori

Tra le 40 più grandi aziendi francesi, si è riscontrato un dato particolarmente interessante (e preoccupante): in media, il dirigente riceve un salario di 130 volte più alto rispetto ai suoi dipendenti. Secondo il rapporto dell'Oxfam, il premio per il primo posto va a Teleperformance, per cui il rapporto sale a 1453 volte, seguito da Carrefour con 426 volte. 

Mentre il primo ministro francese Gabriel Attal reagisce all'approvazione del nuovo stipendio di Tavares chiedendosi cosa ci si possa fare con «queste somme sproporzionate, stratosferiche e scioccanti», il Ceo di Stellantis non si lascia intimidire e risponde: «Se pensi che sia inaccettabile, fai una legge che lo limiti e io la rispetterò».

Eppure, questa legge non c'è, mentre il divario abissale tra i vertici e i lavoratori si fa sempre più insostenibile. Non importa quanto i dipendenti costituiscano la forza portante che genera il valore, quello che permette ai dirigenti di raggiungere gli obiettivi e richiedere aumenti. 

In alcuni casi queste cifre astronomiche rendono difficile comprendere la portata del gap. Alcuni esempi possono rendere più chiaro il problema: Non so se ce ne rendiamo conto, ma Alexandre Bompard [Ceo di Carrefour] guadagna in sole 9 ore l'equivalente dello stipendio medio annuo dei dipendenti di Carrefour, denuncia Léa Guérin di Oxfam. 

Se consideriamo soltanto la remunerazione fissa, il divario si riduce: i capi guadagnano "soltanto" 24 volte lo stiendio dei dipendenti. Però, la parte fissa rappresenta meno di un terzo (il 27%) del guadagno totale dei dirigenti, che ricevono il resto in azioni e variabili. E per questo viene riservata particolare attenzione agli azionisti, a cui vengono restituiti gran parte degli utili... anziché reinvestirli o darli ai dipendenti. 

A tal proposito, Léa Guérin dichiara: «Finché gli amministratori delegati saranno incoraggiati a scegliere la soddisfazione degli azionisti piuttosto che i dipendenti o l’ambiente, non saremo in grado di avviare una vera trasformazione sociale ed ecologica. È giunto il momento che il business vada a beneficio di tutti e non solo di pochi».

Un altro divario riguarda gli aumenti: se tra il 2019 e il 2022 il compenso medio dei Ceo (CAC 40) è aumentato del 27%, il salario medio dei dipendenti delle loro aziende è salito del 9%.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Aprile 2024, 11:31
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