L'Inter fa visita all'ex Stramaccioni,
Mancini: "Credo ancora nell'Europa"

L'Inter fa visita all'ex Stramaccioni, ​Mancini: "Credo ancora nell'Europa"

di Alessio Agnelli
MILANO - «La corsa all'Europa League? A Udine tappa non semplice ma decisiva per noi. Credo che questa possa essere una settimana fondamentale per capirne di più». Prima i bianconeri di Stramaccioni, nell'anticipo di questa sera al Friuli, dove «non è così scontata una vittoria».





Poi il Chievo di Maran, nell'impegno di domenica al Meazza, e rigorosamente da battere, come l'Udinese, «sperando che quelle davanti perdano altri punti per strada, visto che non dipende più da noi soltanto». Ma è questo lo stato d'animo di Roberto Mancini alla vigilia delle prima delle sei tappe da superare dalla sua Inter sulla rotta dell'Europa. Un misto di consapevolezza, ritrovata dopo il rischiatutto di sabato con la Roma «perché a volte bisogna osare e fare qualcosa fuori dal normale: abbiamo rischiato e ne siamo usciti con 3 punti», e di curiosità per cosa potrebbe riservare il domani.



Con i ko di domenica di Fiorentina e Samp, si è accorciata infatti la distanza dalla zona Europa League (viola sesti a 4 lunghezze, blucerchiati quinti a 5) e «l'idea di gioco della squadra deve essere una sola - ha sottolineato il Mancio in conferenza -. Ossia quella che stiamo mettendo in pratica da mesi: giocare per vincere ovunque. Poi possono cambiare i giocatori e non sempre la vittoria è così scontata. Ma è da un po' che la squadra ha iniziato ad essere squadra. Pur con dei limiti e commettendo errori, che faremo anche nelle prossime partite. Ma continuando a lavorare arriveremo alla quadratura del cerchio».



In termini di scelte, invece, confermatissimo Hernanes sulla trequarti. «E' questa la posizione migliore per lui, sta facendo bene e merita di giocare». Con buona pace di Shaqiri, che si accomoderà ancora (quarta consecutiva) in panchina. «In Italia non sappiamo aspettare niente e nessuno - ha chiosato il Mancio -, lui viene da un altro stile di gioco, gli serve del tempo. Come a Podolski, che è anche in un'altra situazione rispetto allo svizzero, visto che tornerà all'Arsenal».



In mediana, sicuri di un posto Guarin e Medel, con Brozovic e Kovacic («Con la Roma è entrato bene in mediana, sia livello di spirito che di attitudine») a giocarsi l'ultimo posto disponibile. In avanti Icardi e Palacio. Dietro, invece, conferme per D'Ambrosio e Vidic, con Felipe e Santon al posto degli squalificati Ranocchia e Juan Jesus. «Abbiamo due o tre soluzioni per la difesa, valuteremo- ha concluso Mancini-. Il giudizio sulla nostra stagione? Comunque negativo: pensavo di arrivare nei primi 3. Se sei l'Inter devi puntare sempre al massimo…».
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Aprile 2015, 18:51

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