Udinese-Inter 1-2, gol di Podolski e Icardi.
Di Natale come Baggio, 205 gol in Serie A

Udinese-Inter 1-2, gol di Podolski e Icardi: Di Natale come Baggio. Mancini furioso coi suoi, Pozzo attacca l'arbitro Rocchi

di Massimo Sarti
MILANO - All'Udinese gli applausi, all'Inter i tre punti, a Rocchi le polemiche: questo ha detto l'1-2 del Friuli strappato dai nerazzurri grazie al rigore del 48' contestato dai padroni di casa, conquistato da Kovacic e trasformato da Icardi (raggiunto Tevez a 18 gol in testa alla classifica cannonieri), nonché alla tanto sospirata (65') prima marcatura di Podolski, entrato da pochissimi secondi. In mezzo, al 50', la perla numero 205 in serie A per Di Natale, che ha così raggiunto Roberto Baggio.





La sofferenza è stata però tanta, troppa, per un'Inter che ha giocato dal 40' in undici contro dieci (espulso Domizzi per doppia ammonizione) e addirittura dal 58' in undici contro nove (rosso diretto a Badu per proteste veementi nei confronti del direttore di gara). I bianconeri di Andrea Stramaccioni hanno chiuso in attacco sfiorando il clamoroso pari al 93' (miracoloso D'Ambrosio su Perica). «Grande prova, dimostra il lavoro che abbiamo fatto. Il rigore per me non c'era, Kovacic è stato travolto da Danilo dopo il tiro. Il rosso a Badu? Lui ha sbagliato, ma anche un arbitro esperto come Banti poteva limitarsi a redarguirlo. Stankovic all'Inter? Lo libero tra 5-6 anni».



Roberto Mancini, inviperito per gli eccessivi pericoli corsi, non ha invece trattenuto le critiche nei confronti dei suoi: «Non capisco perché dopo il primo gol e la doppia espulsione alcuni miei giocatori abbiano cominciato a giochicchiare come se fosse un allenamento di mezza estate. Non mi sta bene, dovremo parlarne. A volte non pensano e questo mi dà fastidio». Invettiva dalla quale è stato escluso Podolski: «Sono contento per lui, è un professionista serio, era già deciso che tornasse a Londra a fine stagione».



Guardando al sodo, l'Inter si ritrova provvisoriamente a -1 dal sesto posto della Fiorentina (pur con gli scontri diretti sfavorevoli) al momento valido l'Europa League, che da tantissimo tempo non era così vicina. Stasera li nerazzurri tiferanno Juventus, impegnata contro i viola, sperando magari anche in qualche inciampo di Sampdoria, Torino e Genoa. La settimana decisiva, come aveva detto lo stesso tecnico jesino alla vigilia, ha portato continuità di risultati dopo il successo sulla Roma. E all'orizzonte domenica pomeriggio ci sarà la sfida a San Siro contro un Chievo ormai quasi salvo. Ci vorrà però una squadra diversa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 13:10

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