Totti, una vita alla Roma: "È stato un sogno.
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Totti, una vita alla Roma: "È stato un sogno. Lazio-Juve? Chiudo gli occhi e vediamo"

di Francesco Balzani
ROMA - «Bisogna riportare i bambini allo stadio. Anche i miei figli hanno paura di venire a vedermi». È questo il piccolo, grande sogno di Francesco Totti. Di un giocatore che fa sognare da 20 anni tifosi della Roma e non e che ieri ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento: il Premio Facchetti, vinto tra gli altri da Maldini, Platini e Zola. «Questo trofeo gratifica più la persona che il calciatore, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto anche se mio padre ancora mi critica (scherza, ndr), ma è anche grazie a lui se sono qui», le prime parole del capitano al Gazzetta Day, di fronte a mezza serie A.





A proposito di padri e figli, Francesco strappa applausi dicendo la sua sugli incidenti di Italia-Croazia: «Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, soprattutto i bambini. Lo stadio deve essere un divertimento, il calore che ci trasmettono i bambini dà anche a noi in campo una motivazione in più per giocare anche meglio. I miei figli vengono spesso ma a volte mi dicono: “ho paura, non vengo allo stadio”. Purtroppo è la verità». Poi la più bella dichiarazione d’amore alla sua Roma: «Vincere altrove? Ho sempre e solo voluto vestire questa maglia. Se lo dico dopo vent’anni di matrimonio vuol dire che c’è amore e passione. Finché c’è questo, c’è tutto. Quando non ci sarà, tra poco, smetterò».











Prima però Totti vorrebbe realizzare almeno un altro record: essere l’unico giocatore ad aver vinto due scudetti a Roma. «Spero e penso che questo possa essere l’anno giusto. Abbiamo avuto una crisetta, ma speriamo di averla superata. Siamo pronti, la pensa così la squadra e lo vuole la città». Senza proclami alla Garcia però. Perché l’esperienza di tanti (troppi) secondi posti lo invita ad essere cauto. «L’unico sogno che mi è rimasto – precisa poi Totti – è vincere una Champions». Nessun riferimento al Pallone d’oro anche se il ds Sabatini fa una richiesta: «Merita quello alla carriera, è tra i primi 5 calciatori italiani di tutti i tempi. Fargli vincere uno scudetto è il nostro obiettivo». C’è da raggiungere la Juve che sabato affronterà la Lazio. «Per chi farò il tifo? Diciamo che chiuderò gli occhi...», la battuta del capitano. Sorride Lotito in sala: «Francesco è un campione, lo ha dimostrato coi fatti e non con le parole. Spero smetta il più tardi possibile e poi possa fare il dirigente. È un esempio di professionalità così come Klose».



Tra i grandi ammiratori di Totti c’è sicuramente Galliani: «Lo abbiamo provato a prendere da ragazzino, ma non ci siamo riusciti. Capimmo subito che fargli lasciare Roma era impossibile». Polemico Marotta che non dimentica lo sfogo del numero dieci dopo Juve-Roma: «Totti è un grande avversario, uno spot per il calcio italiano. Ma non accetteremo mai le sue parole».
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Novembre 2014, 10:02