Thohir: "Il quarto posto è un buon risultato,
costruiremo una grande Inter"
di Alessio Agnelli
Insomma, step by step, ripartendo dalle note liete dell'ultimo campionato, ossia «un ottimo allenatore, una buona ossatura di squadra e un progetto condiviso», e inserendo quei 2-3 tasselli di qualità, richiesti dal Mancio (su tutti Touré e Candreva), «per migliorare la rosa - ha chiosato Thohir -, tenendo conto che diversamente dalle scorse stagioni non c'è la necessità di cambiare 11-12 giocatori. Dobbiamo inserire elementi che ci aiutino con il carattere, la personalità e l'esperienza. L'obiettivo è costruire una squadra forte, la più forte possibile. Siamo sicuri di aver creato un buon gruppo la scorsa stagione. L'anno prossimo ci aspettiamo un'Inter entusiasmante».
Fermo restando, però, l'autofinanziamento (vendere per acquistare) come unica via percorribile per fare mercato. «Il financial Fairplay? Partecipando alle competizioni europee, dobbiamo rispettarlo - ha sottolineato ET -. Per ora siamo in linea, ma non vogliamo prendere in giro i tifosi. La realtà è che se non si rispettano certi parametri non è possibile giocare in Europa League o in Champions, pur centrando la qualificazione». Tuttavia capitan Icardi, Miranda e Perisc non si toccano. In merito, invece, al Meazza, tirato a lucido per la finale di Champions, «è sicuramente uno dei tre migliori stadi al mondo e vogliamo continuare a investirvi - ha concluso Thohir -. Insieme al Milan? Certamente, non c'è nulla di strano. Sono nostri partner e collaborare è positivo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Maggio 2016, 09:14
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