Svezia, senza Ibrahimovic segna di più. Berg e Forsberg sono le stelle

Svezia, senza Ibrahimovic segna di più. Berg e Forsberg sono le stelle

di Redazione Sport
Non è più la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, ritiratosi dalla nazionale dopo l'ultimo Europeo, ma rimane una rivale di tutto rispetto. Basti pensare che nel suo girone delle qualificazioni mondiali ha eliminato l'Olanda con una giornata d'anticipo, al punto che il confronto diretto dell'Amsterdam Arena, all'ultimo turno, ha avuto un valore puramente platonico: c'era una differenza reti talmente favorevole che, per non andare ai playoff, i gialli avrebbero dovuto fare un disastro. Invece è arrivata solo una sconfitta, nel giorno dell'addio all'Orange di Arjen Robben, e sono passati gli svedesi, che hanno dimostrato di avere nell'attacco il loro punto di forza, con 26 reti in dieci partite. L'ultimo Mondiale giocato dalla Svezia è quello di Germania 2006, vinto dall'Italia, mentre in totale ha partecipato per dieci volte alla fase finale, ottenendo come migliori risultati il secondo posto nell'edizione giocata in casa nel 1958, e due terzi posti. L'ultimo confronto diretto in un match ufficiale è stato ad Euro 2016, vinto dagli azzurri di Antonio Conte. Dopo il torneo continentale, il ct Erik Hamren ha lasciato l'incarico, e al suo posto è arrivato l'attuale 'nocchierò Janne Andersson, ex giocatore di pallamano che poi nel calcio, da tecnico, aveva lavorato molto bene al Norrkoeping.

La sua Svezia è una squadra con poca fantasia ma molto solida, con un 4-4-2 praticamente immutabile che ha un punto di forza nell'attaccante Marcus Berg che, dopo le esperienze in Olanda, Germania e Grecia, ha ottenuto un ricchissimo contratto negli Emirati Arabi, dove gioca nell'Al-Ain.
Nel girone di qualificazione ha segnato otto gol, risultando il miglior marcatore della sua nazionale. Nel collettivo di Andersson brilla anche l'esterno offensivo sinistro Emil Forsberg, beniamino dei tifosi del Lipsia. Fra i giocatori della Svezia ci sono poi Armenteros del Benevento, che non è titolare ma è molto stimato dal ct, e il difensore Lindelof, ex Benfica: Mourinho ha fatto di tutto per farlo acquistare dal Manchester United, ora però non lo utilizza, al contrario di Andersson. L'impressione è che questa Svezia, contro cui non è mai semplice giocare ma che non batte l'Italia dal 1998 (1-0 in amichevole a Goteborg), sia una rivale alla portata degli azzurri se saranno nella loro forma migliore. Se invece la quadra di Ventura sarà quella vista con Macedonia e Albania, è concreto il rischio di un bis di 59 anni fa quando gli azzurri non si qualificarono per Svezia (ancora lei) 1958.

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 15:23
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