Strootman, l'unica squalifica è per la prova tv

Strootman, l'unica squalifica è per la prova tv

di Ugo Trani
Domani c'è la possibilità di cancellare l'ultima gaffe del nostro calcio. Nessuno grida al complotto, nemmeno Spalletti da Bucarest, ma la Corte sportiva d'appello è chiamata a rendere meno avvelenata la chiusura del 2016, accogliendo il ricorso d'urgenza della Roma che si basa su fatti incontestabili e su precedenti inequivocabili che nemmeno l'intraprendente giudice sportivo Mastandrea e il rivoluzionario procuratore federale Pecoraro possono tentare di smontare. Hanno sbagliato in tandem, sovrapponendosi all'arbitro Banti e al quarto uomo Costanzo che adesso diventano i primi testimoni a favore del club giallorosso nell'appello. Loro hanno visto tutto, ma non sono stati creduti da Mastrandrea e soprattutto da Pecoraro. Che hanno usato la prova tv per cambiare arbitrariamente le regole in corsa. Senza che però ci fossero i presupposti. Hanno dunque agito con superficialità e improvvisazione, assegnando le 2 giornate di squalifica a Strootman. Il giudice sportivo ha sbagliato 2 volte: 1) la norma sulla simulazione non prevede che Mastrandrea possa sindacare sull'intensità del contatto; 2) e se c'è stato il contatto, dato che Cataldi è stato squalificato per aver strattonato l'olandese, non esiste la simulazione. Nemmeno il procuratore federale ha convinto nel metodo. Ma Pecoraro è appena arrivato e si è solo fatto consigliare male.
Ugo Trani
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Dicembre 2016, 10:45