Stasera Lione-Juve, Allegri: “Centriamo subito la qualificazione”
di Timothy Ormezzano
Le beghe domestiche e lo scontro al vertice di sabato al Meazza rossonero possono attendere. Questa sera, sfruttando la spinta di 3 mila suoi tifosi, la Juve proverà a sbancare Lione per ipotecare gli ottavi di Champions. «Per me sarebbe la settima qualificazione consecutiva, un risultato importante», si lascia scappare Allegri.
Tutti i titolari in campo tranne Marchisio e Chiellini, ma poca qualità in panchina. L'unico ballottaggio è in regia, con Lemina in vantaggio su Hernanes. Scelte obbligate in attacco, dove suona l'allarme: dopo Pjaca si è infatti fermato pure Mandzukic (contrattura), che salterà anche il Milan. «Speriamo di riaverlo per la Samp», sospira il tecnico. Davanti, l'unica alternativa di ruolo alla coppia HD è il 16enne Kean, il predestinato della Primavera convocato come il redivivo Mattiello. «Le assenze ci possono stare, non sono preoccupato: Cuadrado può fare l'attaccante e Kean è un bravo ragazzo».
Il Lione, per voce del suo presidente Aulas, vola basso: «Abbiamo il 10% delle possibilità di farcela». Più fiducioso Gonalons, capitano di una squadra con 11 dei 18 convocati prodotti nel vivaio: «Possiamo fare qualcosa di grande». Allegri preferisce non fidarsi: «Il Lione è noioso da incontrare, soprattutto ora che ha ritrovato la qualità di Fekir e Lacazette».
Il grande ex Pjanic spegne l'allarme-Buffon («Gigi è il numero uno al mondo, farà ancora la differenza») e avverte: «Qui i momenti bui non durano mai a lungo, ma noi vogliamo fare un passo decisivo verso gli ottavi». Idee chiare, chiarissime. Come la linea aziendale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Ottobre 2016, 20:04