Spalletti: "Il secondo posto? Ci siamo fatti un bel mazzo, ora abbiamo le chiavi per il Paradiso"

Spalletti: "Il secondo posto? Ci siamo fatti un bel mazzo, ora abbiamo le chiavi per il Paradiso"

di Gianluca Lengua
Meno di 24 ore e sarà Roma-Lazio: il derby della Capitale torna a riaccendere la passione con quasi 45 mila spettatori. Luciano Spalletti non fa proclami, elogia la Lazio e non dà riferimenti sul futuro: «Noi continueremo a fare il nostro campionato, ci siamo fatti un bel mazzo in questa stagione. Non lasceremo nulla di intentato per la fatica fatta. La lunghezza dei contratti non ha importanza, non contano nulla quanto sono lunghi o da rinnovare. Totti? Dal passato che ha, da chi è e da come si chiama, anche se andasse a lavorare in un’altra realtà vivrà sempre il derby direttamente». Ecco la conferenza stampa integrale del tecnico. 
 
Emozioni alla vigilia del derby. «Sono state molte ogni volta che l’ho giocato. Sono molte anche adesso, perché il derby è una partita che ti dà tante emozioni, è una cosa bella da giocare e da vivere. A me piace emozionarmi ed ho a che fare con una squadra che si emoziona ed è per questo che mi sono trovato bene. Attraverso le emozioni si riesce a comunicare con più forza al di là delle parole, sarà una cosa bellissima da gustare e faremo così anche questa volta». 
 
La Lazio. «Non solo in queste due partite la squadra di Inzaghi ha avuto un buon atteggiamento. Mi sembra collaudato e richiama le qualità degli avversari. Inzaghi ha messo insieme un po’ tutto, anche facendo a meno della forza di un calciatore solo andando a rinforzare il collettivo. Nel 3-5-2 hanno sostanza in fase difensiva e gli rimane l’imprevedibilità di ribaltare perché hanno giocatori che in campo aperto creano problemi. Quest’anno hanno fatto un grande lavoro guardando la classifica e quindi sarà una partita simile alle altre».
 
De Rossi. «Se farà vedere le cose viste negli ultimi giorni sarà recuperato, è importante per noi».
 
Campionato chiuso. «Noi continueremo a fare il nostro campionato, ci siamo fatti un bel mazzo in questa stagione. Non lasceremo nulla di intentato per la fatica fatta. C’è la valutazione dei punti di differenza che ci sono con la Juventus, ma c’è ancora margine per poter recuperare qualche punto, proveremo a farlo e vedere di volta in volta a che distanza siamo. Novanta punti sono tantissimi, l’anno scorso nel girone di ritorno abbiamo fatto 46 punti che vorrebbero dire 92 se fossi partito dall’inizio. In quella stagione di Ranieri dove ogni volta mi viene scritto che se lui ci fosse stato dall’inizio avrebbe vinto il campionato, allora posso dire che se anche io ci fossi stato dall’inizio la scorsa stagione avrei vinto. Lo scorso anno non era la mia squadra, quest’anno è la mia squadra per quello che si poteva fare. È venuta fuori una bella rosa e fare questa quantità di punti è un obiettivo importantissimo, se poi riuscissimo a raggiungere la seconda posizione sarebbe tanta roba perché la Juventus ha fatto vedere di essere una squadra tostissima, fortissima e imprendibile, arrivare dietro a una squadra che lotta per la vittoria della Champions sarebbe un grande risultato. Il campionato è una grande box dove dentro ci sono altrettante partite che vanno riempite di altrettanti numeri importanti, arrivare secondi vuol dire che abbiamo messo dentro una sostanza e degli elementi, i calciatori hanno corrisposto le aspettative lavorando in maniera seria e professionale. Se riuscissimo a fare quei punti gli andrebbero fatti i complimenti». 
 
Ultimo derby. «Noi abbiamo la chiave del secondo posto in classifica e non dobbiamo scambiarla con niente e con nessuno. Si arriva in fondo perché quella è la chiave giusta, abbiamo tutte le qualità per poter aprire quella porta che sarebbe del Paradiso. La lunghezza dei contratti non ha importanza, non contano nulla quanto sono lunghi o da rinnovare. Contano le cinque partite».
 
Monchi. «Ora siamo concentrati sul finale di stagione. Lui è come lo avevano descritto, una bella persona e un grande professionista, ma ora l’obiettivo è arrivare secondi. Niente ci deve disturbare».
 
El Shaarawy. «È un giocatore forte, sa dove attaccare gli spazi e coprire le distanze in pochi secondi. A Pescara ha fatto bene, è giusto metterlo in evidenza, però, la formazione la dirò all’ultimo momento e fino a quel momento mi prendo tutto il tempo possibile per non sbagliare».
 
Ultimo derby di Totti. «Non so se sarà l’ultimo, io non ho chiesto nulla a lui e alla società. Spero di no se lui volesse continuare. Dal passato che ha, da chi è e da come si chiama, anche se andasse a lavorare in un’altra realtà vivrà sempre il derby direttamente. Emotivamente sarà sempre coinvolto in questa partita e parteciperà da qualsiasi luogo del mondo». 
 
 
La stagione. «Sono molto soddisfatto del percorso e degli elementi di questo percorso, al di là del risultato. L’importante è quanto ci siamo impegnati e come abbiamo difeso la Roma. Abbiamo fatto un percorso da elogiare e evidenziare. Non abbiamo mai mollato, anche nei momenti di difficoltà dove si sono trovate le soluzioni per riproporsi alla grande».
 
L’orario delle 12.30. «Sull’orario della partita sono d’accordo con Inzaghi, meriterebbe la ribalta del teatro e l’attenzione di tutti i contorni più belli che ci possono essere. A secondo della temperatura potrebbe calare il livello dello spettacolo, avrei preferito giocarlo in notturna. Ci alleniamo alle 17 perché è meglio in funzione della tipologia di allenamento, non abbiamo da correre, dobbiamo mettere a punto il discorso tattico e bisogna parlare. Giocare alle 12.30 non ci coglie di sorpresa e no non ci da disturbo».

Dzeko. «Delle altre cose ne parliamo in settimana, voglio dare ascolto a Gianni (l'addetto stampa ndc) e non ho detto nulla su Dzeko e su quello che ho letto in settimana sul nostro rapporto e anche su quello con Monchi»
 
 
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Aprile 2017, 16:24

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