Roma-Villarreal, Spalletti non si fida: "Gioca Totti, ma niente scherzi"
di Francesco Balzani
Spalletti sembra disteso, sa che la qualificazione è ormai in tasca ma un segnale in avvio di conferenza lo lancia comunque: «La storia del calcio è piena di ribaltoni clamorosi, penso a Milan-Deportivo, coi rossoneri che avevano vinto 4-1 e poi hanno perso 4-0 in Spagna. Noi domani non gestiremo nulla, anche perché dalla nostra testa non uscirà mai il pensiero di rivivere serate importanti come quella di una settimana fa. Voglio che i giocatori pressino e scendano in campo per vincere, non per lo 0-0. Se così non fosse sarei deluso da me stesso ma anche un po’ da loro». Anche perché stasera saranno in molti a poter dimostrare qualcosa al tecnico: «Voi le chiamate riserve, ma ci vuole fantasia per definire così giocatori come Vermaelen o Paredes».
Il belga deve meritare il riscatto: «Ora basta, devo far vedere quanto valgo». Oltre a loro ci saranno Totti, Perotti, El Shaarawy, Alisson, Mario Rui e Juan Jesus. «Totti è di tutti, quindi gioca. Resteranno fuori invece Dzeko e Salah. E se gli altri fanno bene magari non giocano neanche la prossima, si fa il turnover del turnover...», aggiunge col sorriso Spalletti che boccia ancora Gerson: «Si sta impegnando ma non posso garantire che partirà dall’inizio». Tanto turnover quindi prima della parte più bollente del tour de force romanista: domenica c’è l’Inter, mercoledì prossimo il derby di coppa Italia con la Lazio, il 4 marzo il Napoli. Tre sfide verità che preoccupano Luciano: «Queste settimane sono abbastanza particolari, con tante partite importanti e questa cosa può creare qualche problema. Ma i risultati fanno la differenza, la Juve ha le carte in regola per passare questo periodo indolore». In tribuna ci sarà Falcao e i tifosi saranno poco più di 20mila («spero ci sia per quelli del Villarreal la stessa accoglienza che i nostri hanno avuto in Spagna», dice senza troppa convinzione Spalletti).
Accanto al tecnico c’è Paredes, maglia numero 5 proprio come Falcao, che parla anche di futuro: «Non sottovaluteremo gli spagnoli. Del rinnovo non ho parlato, ma la Roma è la mia prima scelta». Parla di passato, invece, l’ex Josè Angel arrivato all’alba della gestione americana: «La mia esperienza in giallorosso non è stata positiva anche se tornare a Roma è sempre speciale. Eravamo troppi nuovi acquisti, era tutto nuovo. Non cerco rivincite, ma gli metteremo pressione per intimorirli. Hanno tutto da perdere». Più realista il tecnico degli spagnoli Escribà: «Qualificazione quasi impossibile, speriamo almeno di vincere».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2017, 08:49
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