Roma, serve una scossa: con questa media punti
i giallorossi andrebbero solo in Europa League
di Francesco Balzani
Dal 6 gennaio giorno della ripresa del campionato dopo la sosta invernale, infatti, il ruolino di marcia di Totti e compagni è di 2 vittorie (Udinese e Cagliari) e 7 pareggi (Lazio, Fiorentina, Palermo, Empoli, Parma, Verona e Juve). In totale fanno 13 punti in 9 partite con una media di 1,4 punti a gara. Decisamente inferiore rispetto a quella di fine 2014 (2,3 punti, 35 in 15 partite) che avrebbe portato virtualmente la Roma a quota 87, due in più rispetto alla passata stagione. Numeri da scudetto in un'annata “normale” come questa. Se i giallorossi non dovessero invertire la rotta, invece, si ritroverebbero a chiudere il campionato a 67 punti.
Un risultato che negli ultimi 5 anni ha visto tre quarti posti (Fiorentina 2014, Udinese 2011 e Samp 2010), un 5° (Udinese 2013) e un 3° piazzamento (Udinese 2012). Ergo: niente Champions e niente soldi per risanare il bilancio sempre sotto la lente d'ingrandimento dell'Uefa (sembra evitata la multa per sforamento del Fair Play finanziario), poco mercato senza contare la fuga di alcuni big.
Sempre restando nel 2015 e mantenendo le medie delle altre squadre di serie A da gennaio ad oggi, quindi, verrebbe fuori la classifica pubblicata qui accanto: Juventus campione con 85 punti davanti al Napoli (71) e Fiorentina (68). Poi la Roma a 67.
Urge quindi una svolta e un ritorno al passato per riprendere il ritmo 2014 che porterebbe i giallorossi a chiudere il campionato a 78 punti, più che sufficienti per il 2° posto. Dalla parte di Garcia c'è il calendario di marzo: Chievo e Cesena fuori e in casa con la Samp (unica tra le prime 8 della classe ad avere una media inferiore alla Roma nel 2015 con 1,2) prima dello scontro diretto all'Olimpico col Napoli ora a -4 punti dal second posto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 10:16
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