Roma, Di Francesco snobba il Napoli: "Non sarà una gara determinante. La squadra da battere è la Juventus"
di Gianluca Lengua
IN ATTESA DI SCHICK
Pronti via, Eusebio si trovato davanti oltre allo scetticismo della piazza quello di alcuni calciatori - vedi Dzeko - che in un’intervista si è lamentato per il modulo che non lo vedeva abbastanza al centro del gioco: «Ha sbagliato, ma al di là di Edin, per dare forza a un lavoro ci sono i risultati. È giusto esprimere il proprio giudizio con rispetto, non molti l'hanno fatto. Schick? Mi farebbe impazzire anche poterlo allenare. Le cose migliori alla Sampdoria le ha fatte partendo dal centrodestra. Non sto a dire in che ruolo giocherà, magari cambierò qualcosa a livello tattico ma è un attaccante, non solo una prima punta. È un giovane e va aiutato». Di Francesco non è un tecnico attento ai numeri, preferisce lavorare d’istinto e ascoltare i calciatori: «Per me l'unico analista è l’allenatore, il copia e incolla non esiste. Quando ho cambiato posizione a Nainggolan in Milan-Roma mettendolo messo addosso a Biglia, ha trovato più motivazione vedendo quanti palloni in più ha toccato. Si può parlare di bravura o di fortuna, ma a volte l'immediatezza nell’interpretare certe cose fa la differenza».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Ottobre 2017, 13:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA