Roma-Bayern, le pagelle: nessuno
si salva dal disastro giallorosso

Roma-Bayern, le pagelle: nessuno ​si salva dal disastro giallorosso

di Fabio Maccheroni
Roma-Bayern Monaco 1-7: con un risultato del genere, è difficile che qualcuno tra giocatori e tecnico riesca a salvarsi dal disastro. E infatti è così.



DE SANCTIS 2

Fa fatica anche a rimettere in gioco la palla. Sul primo gol applaude la prodezza di Robben, sul secondo guarda attentamente la palla appoggiata da Goetze, sul terzo sembra stanco di raccogliere palloni dentro la porta, ma è appena il 25' e di flessioni ne dovrà fare altre.

TOROSIDIS 4

Maicon non c'era. Nemmeno Toro.

MANOLAS 2

Scivola, si fa continuamente trovare, come dicono nel tennis, nella terra di nessuno, dove sei continuamente infilato. Causa un rigore nell'ennesimo scivolone su Alaba che tentava di entrare in area: il greco a terra tocca col braccio.

YANGA MBIWA 4

Che dire? Altra vittima della girandola Muller-Lewandowski. Faceva tenerezza.

COLE 3

Se Robben ha potuto ordinare un caffè con panna e cioccolatino prima di tirare e portare in vantaggio il Bayern, è ”merito” suo. Però va detto che subito dopo ha dato a Gervinho la palla del psosibile 1-1, l'unica azione offensiva della Roma prima dello 0-5 (1' st Cholevas ng).

NAINGGOLAN 4

Sempre in terra, scivola continuamente.

DE ROSSI 4,5

Una chiusura, per il resto concorso di colpa.

PJANIC 4,5

Il centrocampo non è esistito, quindi (32' st Ljajic ng).

ITURBE 5

Difficile giocare in attacco se la palla non passa il centrocampo.

TOTTI 5

Tocca pochissimi palloni (1' st Florenzi ng).

GERVINHO 4,5

Nel primo tempo, quando la partita conta, non fa peggio dei suoi compagni di reparto (Benatia non gli fa vedere il pallone, ci sta), ma ha l'unica palla-gol, sullo 0-1 e la fallisce. Potete sostenere che è stato bravo Neuer, che si è inserito bene: ma davanti al portiere se non fai gol hai sbagliato. Sbaglia ancora, ma torna a giocare e segna nella ripresa, quando il Bayern molla.

GARCIA 1

Fa bagnare a lungo il campo, ma poi sono i suoi a scivolare continuamente. Non prepara nulla per controllare la girandola Muller-Lewandowski. E probabilmente non urla abbastanza a Cole mentre a due passi dalla sua posizione il difensore lascia una prateria a Robben. Una buona lezione, importante, che tuttavia non cambia nulla: qualificazione sempre possibile, come la corsa al vero obiettivo stagionale, lo scudetto. Sapevamo che la Roma non è ancora pronta per questo genere di sfide, ma ne poteva e doveva uscire meglio. Su il bavero, ora comincia l'inverno.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Ottobre 2014, 11:39

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