Il Real batte il City e raggiunge l'Atletico: la finale di Milano sarà derby di Madrid

Il Real batte il City e raggiunge l'Atletico: la finale di Milano sarà derby di Madrid
Come già avvenuto nel 2014, anche quest’anno la finale della Champions League avrà la forma e la sostanza del derby di Madrid. Il 28 maggio, a San Siro, l’Atletico di Diego Pablo Simeone sfiderà il Real di Zinedine Zidane, che stasera ha piegato il Manchester City di Manuel Pellegrini al Santiago Bernabeu nella seconda semifinale di ritorno (1-0). A risolvere il duello è stato un tiro-cross tentato da Bale con il destro, e deviato dal ginocchio di Fernando.

E chissà che domani pure le semifinali dell’Europa League non delineeranno una finale tutta colorata di Spagna, opponendo così il Villarreal al Siviglia. Sarebbe una coincidenza pazzesca. Di certo, fra 24 giorni, a Milano i biancorossi tenteranno di vendicarsi della sconfitta incassata contro i blancos a Lisbona, il 24 maggio del 2014, durante i tempi supplementari della finalissima dello stadio da Luz (1-4). Trionfò in rimonta e in extremis il Madrid guidato da Carlo Ancelotti, che festeggiò la Decima coppa; mentre Simeone addirittura rimediò un’espulsione al 123’ minuto.

Oggi intanto, sotto gli occhi del re di Spagna, Filippo VI, comodo nella tribuna d’onore del Bernabeu, il Real ha legittimato l’accredito per l’ultimo atto del torneo. Il Manchester City, del resto, ha dormito per oltre un’ora di gioco e non ha mai suscitato l’impressione di poter segnare anche soltanto un gol. Terminata senza una rete la gara di andata, le squadre sapevano peraltro di dover spezzare l’equilibrio. Quanto agli schieramenti, Zidane ha «guadagnato» Cristiano Ronaldo ma non ha potuto contare sull’infortunato Benzema. Pellegrini, analogamente, ha recuperato Yaya Touré, perdendo però il convalescente David Silva.

In ogni caso, potendo volare sulle ali della grandezza e soprattutto del carisma di Cristiano, il Madrid ha declinato una trama ordinata, fluida, alle volte perfino elegante. Sergio Ramos e Pepe hanno frenato le timide iniziative di Aguero e di de Bruyne. E, in particolare, Pepe è riuscito a segnare un gol che l’arbitro Skomina ha subito annullato per fuorigioco.

Va sottolineata anche la prestazione offerta da Bale, molto bravo ad aver firmato (o, meglio, provocato) la rete decisiva e ad aver centrato la traversa nel finale. A Modric e a Kroos non sono mai mancati lo spunto e le idee. E del subentrato Lucas sono piaciute le geometrie tattiche. Cristiano Ronaldo, invece, ha inquadrato la porta in un paio di occasioni, ma l’imprecisione e la frenesia, a conti fatti, lo hanno boicottato.

Sul versante legato al City, le ansie e i timori hanno tradito i giocatori più attesi. Giusto Fernandinho ha spaventato il rivale Keylor Navas, arrivando a colpire il palo esterno. Bene Hart, al solito. Ma è stato poco, troppo poco. E così Zidane è volato in finale: troverà Simeone, come ai tempi della Serie A.



RILEGGI LA DIRETTA

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Maggio 2016, 23:06

© RIPRODUZIONE RISERVATA