Parma, oggi il giorno della verità. Gli oggetti
del club all'asta, ma non li compra nessuno

Parma, oggi il giorno della verità. Gli oggetti ​del club all'asta, ma non li compra nessuno

di Marco Zorzo
MILANO - Oggi è il giorno della verità per il futuro (immediato) del Parma. Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio, illustrerà il suo piano in Lega a Milano, poi andrà nella città emiliana per convincere giocatori e staff tecnico a giocare domenica contro l'Atalanta.





Il numero 1 della Figc avrebbe delle garanzie da un paio di sponsor per far terminare la stagione ai gialloblù. A questo si potrebbe aggiungere una sorta di colletta degli altri 19 club di A. Per quanto riguarda Donadoni e la squadra, Tavecchio chiederà una riduzione degli stipendi del 40-50%.



Nel frattempo continua a piovere sul bagnato: Tommaso Ghirardi, patron dei ducali per quasi otto anni, è stato iscritto nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta. E indaga pure la Procura Antimafia di Bologna per flussi di denaro sospetti.



Mentre Sky tuona verso la Lega Calcio: «Il campionato ha già perso regolarità. Noi abbiamo versato la quinta rata del corrispettivo della stagione: usate quei soldi per consentire al Parma di chiudere il campionato». Dulcis in fundo, l'asta di tutti gli oggetti sequestrati a Collecchio (tranne due pulmini e un furgone) è andata deserta. Che tristezza.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 14:14

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