Pallotta: "Roma da scudetto grazie a Monchi e Di Francesco"

Pallotta: "Roma da scudetto grazie a Monchi e Di Francesco"

di Francesco Balzani
ROMA - «Con Monchi e Di Francesco la Roma è al top. Possiamo vincere lo scudetto». La sconfitta con l’Atletico Madrid non ha incrinato né la qualificazione agli ottavi né i sogni dei tifosi. E nemmeno quelli di James Pallotta. Il presidente, in un’intervista a Sports Illustrated, ha espresso tutto la sua gioia: «Grazie a Di Francesco stiamo diventando una squadra davvero tosta. Possiamo lottare per lo scudetto e venerdì (oggi, ndr) dovremmo avere gli ok della Regione per lo stadio. Sarebbe davvero un bel regalo di Natale».

Pallotta spiega come si è arrivati ad Eusebio: «Negli ultimi due anni ci è piaciuto il modo in cui ragionava. Avendo giocato in giallorosso, capisce le difficoltà di questo ambiente. Ora possiamo andare in casa del Chelsea e giocare come abbiamo fatto. Le sue rotazioni sono ottime. Credo che sia cambiato per essere molto più flessibile. Prendiamo Gerson, tanti pensano che sia solo un centrocampista, ha giocato esterno alto a destra segnando due gol. E tu dici, forse è meglio come attaccante!». Un attaccante che Pallotta si aspetta di vedere presto in campo (visti gli oltre 40 milioni sborsati) è Schick: «Tornerà presto, ci aspettiamo molto da lui». E Pallotta si aspetta tanto pure dal cammino della Roma: «Penso che possiamo vincere lo scudetto. È un campionato davvero difficile, ma siamo lì vicino alla vetta con una gara in meno. Dobbiamo solo pensare a noi e al nostro gioco, come abbiamo fatto contro la Lazio». Poi una frecciata indiretta a Sabatini che profuma di miele per Monchi: «Prendo come esempio Pellegrini, che prima avevamo prestato. Non sono sicuro che sarebbe successo se Monchi fosse stato qui. Per me lui è un pezzo estremamente importante della Roma per i prossimi 10 anni. Vogliamo essere sicuri che giocatori come lui, giovani, stiano a Roma e capiscano che la Roma li vuole. Monchi ha un feeling incredibile con la squadra, è ancora meglio di quello che mi aspettavo».

Feeling che si respira anche fuori dal campo, e per questo Nainggolan non accetta insinuazioni. Ieri il belga ha risposto così su Instagram a un tifoso che parlava di sconfitta con l’Atletico figlia della troppa esaltazione da derby: «Ma ti rendi conto di cosa dici? Esaltati? Era una partita difficile, esaltati è un’altra cosa» . Anche Totti vede sereno: «La qualificazione in Champions dipende solo da noi. A Madrid ho visto bene la squadra».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Novembre 2017, 23:55

© RIPRODUZIONE RISERVATA