Scudetto, decisivi saranno gli scontri diretti:
il Napoli ne ha 4 in trasferta, la Roma 3 in casa

Scudetto, decisivi saranno gli scontri diretti: il Napoli ne ha 4 in trasferta, la Roma 3 in casa

di Benedetto Saccà
Cento giorni esatti alla fine del campionato. Scattare la fotografia di quello che è accaduto è semplice: di certo è molto più complicato provare a spiare il futuro. In fondo, la domanda che tutti si pongono è solo una: ma quest'anno lo scudetto chi lo vince? A 15 giornate dal traguardo, il Napoli di Maurizio Sarri e la Juventus di Max Allegri sono senz'altro le favorite per il trionfo. È un equilibrio fragile. Oggi giusto in Inghilterra e in Spagna si registrano scenari simili. In Italia, a guardare bene, l'asimmetria delle cifre (e dei grandi numeri) potrebbe sorridere forse ai partenopei, se è vero che inseguono il sogno del titolo da 26 anni, mentre i bianconeri competono addirittura per il quinto in sequenza. Cinque scudetti consecutivi, nella storia, li ha collezionati, guarda un po', proprio la Juve fra il 1931 e il ‘35. E così va detto che mai come in questa occasione la Juventus è lì a duellare più con se stessa che con gli avversari. È anche questo un modo per scalare le vette del talento.
IMPEGNI EUROPEI
Come si sa, i partenopei potranno amministrare un vantaggio di due punti rispetto ai campioni in carica, ma dovranno per forza gestire un calendario antipatico. D'altronde sono gli unici, tra i sei squadroni del vertice, a dover ancora incrociare tutti i restanti cinque rivali. Per intendersi, il Milan di Sinisa Mihajlovic, sesto a 14 lunghezze dalla vetta, dovrà misurarsi «soltanto» con il Napoli, la Juventus e la Roma. Non è poco, si dirà. Eppure proprio a Sarri, fra il 13 febbraio e il 24 aprile, sarà consegnata una scia smisurata di insidie, che avranno la forma e la sostanza della Juventus, del Milan, della Fiorentina, dell'Inter e della Roma. È vero che i partenopei, al pari dei bianconeri, hanno raccolto 21 punti negli ultimi sette turni, e nessuno ne ha imitato il ritmo: ma è altrettanto vero che la loro supremazia sarà sottoposta a un duro filtro di resistenza. Davanti agli occhi della Juventus, invece, si allungherà un cammino gemello, ma comunque privo dell'ostacolo della Roma, già saltato a Torino. Reduci attualmente da 13 successi di fila, i bianconeri dovranno affrontare il Napoli, l'Inter, il Milan e la Fiorentina. Insomma, gli esiti degli scontri diretti peseranno sul tratto conclusivo della stagione. E al quadro è utile aggiungere pure l'incidenza degli impegni europei. Perché se il Napoli dedicherà poche energie all'Europa League, la Juventus di sicuro dovrà onorare il titolo di vice campione d'Europa, a cominciare dalla gara del 23 febbraio con il Bayern Monaco.
LA TERZA PIAZZA
Considerando che lo scudetto sarà una questione tra azzurri e bianconeri, ad entusiasmare fino a maggio sarà la lotta per il terzo posto, l'ultima via utile per sbarcare in Champions. In corsa, la Fiorentina di Paulo Sousa, l'Inter di Roberto Mancini la Roma di Luciano Spalletti e il Milan di Mihajlovic. In particolare, i giallorossi sfideranno all'Olimpico la Fiorentina, l'Inter e il Napoli: poi chiuderanno a San Siro nel confronto con il Milan. Impegnato in una ricostruzione urgente, non fosse abbastanza, Spalletti dovrà pensare anche al Real Madrid in arrivo in Champions e al derby del 3 aprile. Va da sé che risalire quattro punti (e centrare la Champions) sarebbe un capolavoro.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Febbraio 2016, 11:58