Inter-Napoli, tante emozioni nel secondo tempo: finisce 2-2 -Foto/Pagelle

Inter-Napoli, tante emozioni nel secondo tempo: finisce 2-2

di Massimo Sarti
MILANO - L'Inter non torna alla vittoria, ma torna a giocare, a battersi ed a lottare, per evitare una sconfitta che sarebbe stata immeritata e disastrosa per Walter Mazzarri e per l'intero ambiente nerazzurro.





A San Siro finisce 2-2: la guarigione di Ranocchia e compagni comincia con una doppia rimonta in un finale che è un attentato alle coronarie dei tifosi interisti e dei due presidenti Erick Thohir e Massimo Moratti (piuttosto insolitamente senza giacca e cravatta), affiancati in tribuna d'onore. «Siamo tornati. Sono orgoglioso dello spirito combattivo della squadra e dell'allenatore. E i tifosi hanno dato lo slancio per la reazione», sono le parole del numero uno indonesiano.



Dopo un primo tempo in cui le due occasioni di Icardi e il palo di Hernanes rendono stretto lo 0-0 per i padroni di casa, nella ripresa il legno lo coglie Insigne e il Napoli realizza al 79' con Callejon. L'Inter reagisce subito alla prima mazzata con la zampata all'82' di Guarin, appena entrato. Al 90' Callejon (capocannoniere con 6 gol insieme a Tevez ed Honda fa il bis). Altra mazzata, recuperata in meno di un minuto da una gran torsione di testa dell'ottimo Hernanes.



Finisce pari anche il duello in panchina tra i due ex Walter Mazzarri e Rafa Benitez ad inizio match. La Curva Nord espone il maxi striscione “Canteremo sino alla morte” e sostiene la squadra con qualche immancabile coro contro i napoletani (ma quest'anno le sanzioni sulla discriminazione territoriale sono cambiate). I puntatori laser che causano due richiami dello speaker sarebbero stati inceneriti da un elettrico Mazzarri, che finisce espulso all'83'. «È sfatto, non ha più energie», riferisce il direttore sportivo Piero Ausilio, presentandosi alla stampa al posto del livornese.



Nessuna panchina salvata da questo 2-2 in extremis: «La sua posizione è sicurissima. Siamo tutti uniti, dal presidente ai giocatori, che hanno dimostrato con questa prestazione da che parte stanno. Da questa gara partiamo per cose importanti». Si guarda il positivo della reazione dopo i crac con Cagliari e Fiorentina, anche se si resta al momento a centro classifica.



LE PAGELLE (di Alessio Agnelli) Queste le pagelle dell'Inter: Kovacic sempre più leader, male Icardi.

HANDANOVIC 6

Due interventi da ordinaria amministrazione.

RANOCCHIA 5.5

Pronto nelle ripartenze, meno su Callejon che lo brucia due volte.

VIDIC 6.5

Gli tocca il Pipita, ma stavolta non concede nulla.

JUAN JESUS 5.5

Si occupa di Callejon, annullato per gran parte della gara ma troppo libero nell’incredibile finale.

OBI 5.5

Prima da titolare in campionato: tanta corsa ma pure sbavature (13’ st Mbaye 5.5: troppo scolastico).

HERNANES 7

Si accende a corrente alternata, ma le azione più pericolose nascono dai suoi piedi e firma l’insperato 2-2 nel recupero.

MEDEL 6

Se Mazzarri lo preferisce a M’Vila un motivo ci sarà (36’ st Guarin 6.5: pochi secondi e agguanta l’1-1 con un tocco sotto porta).

KOVACIC 6.5

Un altro che non doveva giocare, ma indispensabile per questa Inter.

DODO’ 6

Costringe Zuniga sulla difensiva. Dal suo piede nasce il 2-2 nel recupero.

PALACIO 5.5

Terza chance dall’inizio, dopo quelle sprecate contro Atalanta e Cagliari. E qualche timido progresso, almeno in termini di corsa (44' st M’Vila ng).

ICARDI 5

A secco dal 14 settembrein A, ha sulla coscienza una rete sbagliata. A referto pure un quasi gol di testa, ma nient’altro.

MAZZARRI 6

Risorge due volte dalle proprie ceneri, evitando il 3° ko consecutivo e, forse, l’esonero.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Ottobre 2014, 15:15