Milan-Torino 3-0, doppietta di El Shaarawy.
Espulsi Zaccardo, Inzaghi e Molinaro

Milan-Torino 3-0, doppietta di El Shaarawy. Espulsi Zaccardo, Inzaghi e Molinaro

di Massimo Sarti
MILANO - Il Milan lascia San Siro con un bel 3-0 sul Torino, tardivo (insieme al 2-1 sulla Roma di due settimane fa) per essere utile nel presente. Inzaghi abbandona anzitempo la panchina del Meazza: e non ci riferiamo alla mancata conferma a fine stagione (indipendentemente dal discorso Ancelotti) che sembra ormai una realtà assodata.









LA CRONACA:





SuperPippo viene infatti espulso a fine primo tempo (terza volta in stagione) per le proteste a seguito dell'espulsione di Zaccardo (13 rossi per il Milan in questa serie A) al 43' per fallo su Molinaro in una chiara occasione da gol, azione viziata in precedenza da un fuorigioco di Amauri. Inzaghi si presenta alla stampa e ripete: «Mi auguro di esserci ancora io, ho il contratto. Se non mi sarà detto il contrario continuerò. Se mi sarà dato del tempo sono convinto di poter riportare il Milan dove deve stare».

La parità numerica viene ripristinata al 56' quando Molinaro stende Van Ginkel in area, propiziando il 2-0 su rigore e il centesimo gol in serie A di Pazzini: «Ci tenevo tantissimo a questo traguardo. Ringrazio anche Abbiati che mi ha lasciato la fascia di capitano. Il mio futuro? Vorrei saperlo anche io. Da mesi tutti mi danno per partente, ma vorrei restare».



Il protagonista principe, anzi faraonico, è comunque El Shaarawy, che apre le marcature al 18' e le chiude al 65'. Una liberazione per il 92 rossonero, che non segnava a San Siro da Inter-Milan 1-1 del 24 febbraio 2013. In casa del Diavolo, da calendario, addirittura da Milan-Pescara 4-1 del 16 dicembre 2012: «Essere tornato al gol ed a stare bene è una soddisfazione immensa. Devo ripartire con la voglia con cui ho lavorato in questi mesi».





Aggiunge Inzaghi: «Il rimpianto è non aver avuto i giocatori. Quando uno come El Shaarawy sta fuori 6-7 mesi è difficile sostituirlo, e non solo lui. La mia soddisfazione è che con tutte le difficoltà ho sempre tenuto la squadra in pugno».

El Shaarawy è un barlume per il futuro, nel senso indicato negli ultimi tempi da Silvio Berlusconi, ovvero giovane ed italiano. E proprio mentre con uno striscione gli ultras (che lasciano ancora la Curva Sud vuota a metà) si chiedono “Campagna acquisti o campagna elettorale?”, il presidente rossonero, a Che tempo che fa, precisa di nuovo: «Cerco qualcuno che voglia finanziare con me il club. Non ho intenzione di lasciare il mio Milan, ma di riportarlo ai fasti di un tempo».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Maggio 2015, 13:54

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