Milan, 10 anni fa il dramma contro il Liverpool.
La storia di quel tifoso suicida troppo presto

Milan, 10 anni fa il dramma contro il Liverpool. La storia di quel tifoso suicida troppo presto

di Enrico Chillè
Quella di oggi è una data triste per tutti i tifosi del Milan, ma non solo. Esattamente dieci anni fa andò in scena quella che probabilmente è la finale di Champions League più assurda della storia, anche più di Manchester United-Bayern Monaco (1998-99) e di Real Madrid-Atletico Madrid dello scorso anno.



Dici Istanbul e i ricordi dei tifosi rossoneri tornano vivi nella memoria, con tutta la loro carica di tristezza e delusione. Come dimenticare quella partita che dopo il primo tempo sembrava già chiusa (gol di Maldini dopo circa quaranta secondi e doppietta di Crespo per il momentaneo 3-0) e che invece, a causa di sei minuti di follia (con i gol di Gerrard, Smicer e Xabi Alonso), rimise in corsa il Liverpool che alla fine vinse ai rigori?



Per i 'Reds', tuttavia, la festa per l'incredibile vittoria fu funestata da un lutto che lasciò la Gran Bretagna sotto choc per diverso tempo. A darne notizia fu, nell'estate del 2005, il Liverpool Echo. Mark Houghton, 43 anni, era un accanito tifoso del Liverpool che da tempo soffriva di depressione. L'uomo, che lavorava come operaio, ebbe due anni prima un grave incidente sul lavoro che lasciò segni indelebili sul suo corpo, come testimoniavano i continui dolori alla schiena e alle spalle. Poiché non poteva più lavorare come un tempo, fu licenziato in tronco dall'azienda. La morte dell'ex leggenda del Liverpool Emlyn Hughes, avvenuta nel novembre del 2004, a quanto pare lo segnò ancora di più. Successivamente, Mark ebbe anche una serie di litigi con la fidanzata, Jacqueline Young, proprio prima della finale di Istanbul. Ed era proprio nella sfida del suo Liverpool contro il Milan che l'uomo riponeva grande fiducia.



Dopo l'incredibile primo tempo, con il Liverpool sotto per 3-0, Mark decise di farla finita e si impiccò con una cintura nella cucina della propria abitazione di Darwen, nel Lancashire. Fu la fidanzata a trovare il corpo, ormai privo di vita. Se solo avesse aspettato 45 minuti in più, Mark forse avrebbe trovato una ragione in più per vivere. Ma così non è stato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Maggio 2015, 09:06

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