Milan, il New York Times: "Li Yonghong non ha nessuna miniera. Il padre e fratello sono in prigione"

Milan, il New York Times: "Li Yonghong non ha nessuna miniera. Il padre e fratello sono in prigione"
Il New York Times getta ombre sul presidente del Milan, Li Yonghong. «Quando l’uomo d’affari cinese Li Yonghong ha acquistato il Milan nessuno in Italia aveva mai sentito parlare di lui, ma lo stesso accadeva in Cina», scrive il quotidiano. In particolare, secondo il giornale, Li Yonghong non è mai stato nominato negli elenchi delle persone più ricche della Cina; e la galassia mineraria della quale ha parlato ai dirigenti italiani è a stento conosciuta nei circoli che si occupano di miniere. «Tuttavia, raggiunto l’accordo con Berlusconi per la cifra di 860 milioni di dollari, ha dimostrato di avere la cosa più importante: i soldi», specifica il Nyt.

E infine. «Nel 2013 Mr. Li è stato multato dalle autorità cinesi per circa 90.250 dollari per non aver dichiarato la cessione di azioni per 51,1 milioni di dollari. Nel 2004, invece, l’azienda di famiglia si è associata con altre due compagnie per truffare alcuni risparmiatori per 60 milioni di euro. Il papà e il fratello di Mr. Li sono stati condannati alla reclusione, mentre Li non è stato incluso nell’indagine».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2017, 17:48

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