Milan, super Honda: doppietta e tre punti
per i rossoneri a Verona -Pagelle

Milan, super Honda: doppietta e tre punti per i rossoneri a Verona -Pagelle

di Luca Uccello
MILANO - C’è tanto Honda nella seconda vittoria consecutiva. Il Milan vince al Bentegodi e spezza il tabù della fatal-Verona. Tre punti siglati Keisuke autore di una doppietta. Tanto Christian Abbiati (due parare decisive), un po’ di Stephan El Shaarawy che non ha saputo rispondere in campo come aveva fatto qualche ora prima, arrabbiandosi per le tre panchine consecutive. E’ nervoso, si è visto in campo e, soprattutto, al momento dell’ennesima sostituzione decisa da Pippo Inzaghi. «Al cambio ero un po’ arrabbiato con me stesso, potevo fare meglio - spiega il Faraone -. Era solo uno sfogo, ma sono contento della prestazione e dell’assist a Honda...».





Cosa ne pensa Inzaghi? «Quando hai sette attaccanti così devi stimolare tutti, decidendo quelli che possono dare una mano. Non è facile scegliere. El Shaarawy ha fatto bene, si impegna, aveva già fatto bene contro il Chievo. E' meglio avere abbondanza perché serve l'aiuto di tutti». Promosso con riserva. Per questo «il mio obiettivo - prosegue Elsha - anche negli allenamenti è quello di dimostrare al mister che posso giocare». Chi non ha questo problema è Honda che arriva a quota 6 gol stagionali. «Ai primi di agosto ho parlato di Honda, ora sarebbe troppo facile. Quando ho pensato al 4-3-3 mi sono accorto che Honda è un giocatore tecnico ma anche di forza fisica, sul terzo gol si è fatto tutto il campo. Sono orgoglioso di questa squadra».



Pippo è felice per i tre punti, per il quarto posto (il terzo è a -1 ed è della Sampdoria) ma non ancora della difesa, della rete subita nel finale. «Sappiamo che dobbiamo migliorare, piano piano lo faremo. Sui gol presi ne abbiamo presi a Parma quattro molti particolare, abbiamo preso due gol su calcio piazzato ad Empoli ed uno ce lo siamo fatti da soli a Cesena». Decisivo Abbiati che non molla il posto a Diego Lopez: «Subiamo qualche tiro di troppo, ma avendo tre uomini davanti è anche inevitabile». Si chiude con un po’ di poesia: «Sono rimasto perché sono milanista, a quasi trentotto anni cambiare squadra per andare a giocare era impossibile. Non mi ci vedo con un'altra maglia».



LE PAGELLE (di Marco Zorzo) Honda è superlativo, ma le parate di Abbiati, il 'vecchietto' della squadra, sono decisive.

ABBIATI 7.5

Il vecchietto dove lo metto? Sicuramente non in panchina, se è quello del Bentegodi. Due parate da urlo nella prima frazione, una nella ripresa.

ABATE 7

È tornato quello dello scudetto: spinge, offre assist e difende con caparbietà.

ALEX 6.5

Dirige alla perfezione (o quasi) le operazioni in difesa: la classe non è acqua.

RAMI 6.5

Un altro rigenerato dalla cura Inzaghi. Offre pure l'assist a Honda nel 3-0 del Milan.

DE SCIGLIO 6.5

Passi in avanti per il piccolo diavoletto, tornato a combattere come nelle migliori giornate.

POLI 6.5

Prestazione di sostanza, con una sola macchia, rimediata da Alex.

ESSIEN 6.5

Prima da titolare: sfrutta alla grande la chance concessagli da Inzaghi.

MUNTARI 7

Si esalta nell'arena del Bentegodi: arpiona milioni di palloni. Fa da scudo e si propone nelle ripartenze. Ecco un altro che sembrava destinato all'addio, restituito alla corte del Diavolo.

HONDA 8

Keisuke bomber della serie A con sei gol, tanti quanti Tevez. Incredibile ma vero. Beh, con quest’Honda il Milan può volare nelle alte sfere. Una doppietta d’autore per il giapponese, che Superpippo ha rigenerato completamente. Sei reti in 7 turni, al Cska ne aveva fatti 8 in quattro campionati russi (40’ st Bonera ng).

EL SHAARAWY 6.5

Ciabatta il pallone del possibile 1-0 ma fornisce un assist al bacio per il 2-0 di Honda. Quando è sostituito sbuffa e manda a quel paese chi? A lui stesso, giura, per delle giocate errate. Crediamo al Faraone.

TORRES 5.5

El Niño dov’è finito? L’abbiamo lasciato a quella splendida zuccata di Empoli, poi è evaporato nell’autunno tropicale italiano. S’impegna, intendiamoci, ma lì davanti è un pesce fuor d’acqua rispetto al resto del reparto. Aspettiamo il puntero che ha esaltato le platee di Atletico Madrid e Liverpool. Vamos, Niño (24’ st Menez 6: il francese c’è).

INZAGHI 7

Il suo Milan vince (dopo 12 anni in casa del Verona) pure senza De Jong e con Menez a un quarto di servizio. Cosa volere di più dalla vita? La Champions.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Ottobre 2014, 10:44

© RIPRODUZIONE RISERVATA