Milan ai cinesi, ore decisive. Berlusconi:
"Voglio garanzie di successi nel futuro"
di Luca Uccello
Tuttavia c'è sempre una soluzione B, che non si può escludere considerate le esperienze passate: «Abbiamo incontrato una decina di gruppi disponibili a subentrare, sono stati scartati uno dopo l'altro perché abbiamo ritenuto che non offrissero garanzie sufffcienti per il futuro. Se dovessero venire meno anche l'opportunità di questo gruppo con società cinesi importanti, allora il Milan dovrebbe ripartire dai giovani italiani. A quel punto bisognerebbe che i tifosi del Milan concordassero con la società un periodo di pazienza... Purtroppo i tifosi, l'ho visto anche nelle ultime reazioni, non hanno né pazienza, né memoria. Ci sono state dichiarazoni non piacevoli e non memori dei risultati del Milan di questi 30 anni».
Chiaro i riferimento alla decisione del patron rossonero di sbarcare sui Social col rischio poi di essere fortemente criticato. «Ma Donnarumma non lo vendo nemmeno per 80 milioni, è incedibile». Berlusconi ha parlato anche di Paolo Maldini, scartando un suo possibile ingresso in società: «Non credo che Paolo sia disponibile perché è entrato come socio in un club negli Usa, quindi ormai ha tracciato una strada dove si vede americano e non accetterebbe il Milan». Chiusura sullo stadio, tanto desiderato dalla figlia Barbara: «San Siro è stata la sede di tante nostre vittorie. Sono legatissimo e penso che la convivenza con l'Inter possa essere accettabile e soddisfacente. Poi se arriveranno altri proprietari che vorranno fare un nuovo stadio mi inchinerò di fronte a questa eventualità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Maggio 2016, 09:14
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