Roma, le uscite della rivoluzione Sabatini:
in partenza Doumbia, Paredes, Cole e Uçan

Roma, le uscite della rivoluzione Sabatini: in partenza Doumbia, Paredes, Cole e Uçan

di Alessandro Angeloni
Rivoluzione è: una rosa da asciugare. E nel mercato, come noto, è la parte più complicata. Perché se hai i soldi in mano (e la Roma seconda in classifica può disporre di un buon capitale), quantomeno è possibile corteggiare Dzeko, sognare Higuain (che un pensierino sulla Roma lo ha fatto) e quindi sradicarsi serenamente dal Totticentrismo, inseguire un paio di terzini di un certo livello, da Darmian a Bruno Peres e un portiere in rampa di lancio, occhi puntati su Timo Horn (Colonia, classe '93) e Denys Bojko (Dnipro, '88, extracomunitario). Ciò che, ad oggi, appare complicato è liberarsi di chi non ha reso o di quelli su cui Garcia (sabato gli verrà consegnato a Trigoria il Premio Scopigno, assegnatogli ieri a Rieti)il tecnico ripone più di un dubbio. E per vari motivi, non solo tecnici. Fisici, ad esempio, riguardano soprattutto Maicon. Il brasiliano ha rinnovato il contratto ma il suo (non) rendimento è legato alle condizioni del ginocchio, che fin ora non ha funzionato. Si opera? Non si opera? La Roma aspetta, il giocatore è intenzionato a continuare, ma davanti a una possibilità di andare a giocare altrove, magari in Brasile, si penserà a cosa fare.



Se Maicon dovesse superare a pieno i suoi problemi, potrà restare (forte del contratto), ma come terzino la Roma sta cercando strade diverse. Balzaretti è a fine contratto: per lui un futuro, forse lontano dal calcio. La Roma lo vorrebbe nel settore giovanile. Poi, nella Roma degli invisibili c'è Cole, con il suo ingaggio pesante (in proporzione al rendimento). Ashley, diciamo così, non ha convinto e la Roma attende che il calciatore si presenti nell'ufficio di Sabatini e dica: ho trovato di meglio, me ne vado. Grazie, arrivederci, amici come prima. E Astori? La Roma per riscattarlo dovrà versare 4/5 milioni al Cagliari. Dubbi.



SARANNO FAMOSI

Poi, al di là della questione Nainggolan (se il calciatore non schioda dalla richiesta di 4 netti a stagione, la Roma faticherà a trattenerlo), Garcia e Sabatini stanno valutando il futuro dei ragazzi come Uçan e Paredes (per gli attaccanti, anche Sanabria). L'idea è quella di mandarli a giocare e se ne sta parlando con il Bologna.



Il problema riguarda solo il turco, che già in prestito alla Roma: l'accordo prevede il riscatto definitivo, a 11 milioni di euro, a decorrere dalla stagione 2016-2017. Chi non essendo invisibile ma ha mercato e potrebbe partire comunque, per scelta condivisa da lui e dalla società, è Pjanic (oltre a Nainggolan, ovvio), che ha offerte dal Barcellona (con mercato chiuso) e da altri club importanti come City e Psg. Per quanto riguarda le punte (Sanabria a parte, come detto), è tutto da definire. La sensazione (qualcosa di più di una sensazione) è che a partire sarà Ljajic. Ma i casi da risolvere sono quelli di Doumbia e Ibarbo (Iturbe sarà confermato). L'ivoriano è stato pagato una quindicina di milioni, il colombiano va riscattato a circa dodici milioni, Se vuoi Higuain o Dzeko, a qualcosa si dovrà pur rinunciare, no?
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Maggio 2015, 11:06