Mazzarri va alla guerra con Moratti:
"Non spreco energie per rispondere a lui"
di Alessio Agnelli
Ma, da ieri, in casa Inter è ufficialmente guerra fredda tra Walter Mazzarri e Massimo Moratti, che si è apertamente schierato per l’esonero del toscano in caso di ulteriori flop. Il primo strappo tra WM e il presidente onorario si è, infatti, consumato sottotraccia in estate con la cacciata dei senatori argentini, maldigerita dall’ex numero 1 nerazzurro (specie l’allontanamento di Cambiasso) e avallata dal tecnico. Fortuna che Erick Thohir la pensi diversamente. E l’ennesima conferma la si è avuta anche nella rifinitura di ieri, osservata a bordo campo dal tycoon, restio ai cambi in corsa e consapevole di «tutti i problemi - ha proseguito Mazzarri in conferenza -. Li so io, li sa la società, tutti abbiamo tutto ben chiaro, ma una cosa posso dirla: la squadra è con me, anche senza buone partite come quella con il Napoli, dove si è visto un cambio di tendenza in molti elementi, penso ad Hernanes e Palacio». E l’imperativo è proseguire su questa rotta, con «altri primi tempi come contro i partenopei. Il difficile è trovare continuità e partire sempre come domenica. Dovessimo riuscirci potremmo essere competitivi e lottare per il terzo posto. Lottare non significa arrivarci con sicurezza, ma poter essere tra chi ci prova, sì».
Chiusura sugli avversari di giornata (calcio d’inizio alle 21.05) al Meazza, i transalpini del Saint Etienne, quinti nella Ligue 1, «una squadra organizzata e di prestigio, da rispettare e che sta facendo bene nel suo campionato, che ormai è molto vicino a quello italiano». E su Nemanja Vidic, difeso a spada tratta dopo Inter-Napoli. «L'errore con i partenopei sul gol di Callejon non è suo, ma del compagno di reparto che ha lasciato libero lo spagnolo - ha chiosato WM -. Vidic sta facendo un grandissimo campionato, con qualche errore come tutti, ma indipendente dalla difesa a 3 o a 4».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Ottobre 2014, 11:36
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