Mancini: "Sono tornato all'Inter per amore,
la Champions sarà il mio regalo di Natale"
Ai microfoni di BocconiTv, il tecnico di Jesi si è, infatti, confessato a 360°, cominciando proprio dalla scelta, criticata da molti, di accettare la corte (e il lauto stipendio, 4 milioni più bonus a stagione, fattore non trascurabile) di Erick Thohir. «Se mi domandi perché, non lo so - ha sottolineato, senza peli sulla lingua, il Mancio -, stavo molto bene e programmavo già alcune settimane di vacanza e i miei 50 anni. Non so perché ho fatto questa scelta, dato che penso che non si debba mai tornare dove si è già stati e si è fatto bene».
Specie dopo 7 titoli conquistati in 4 anni (tra il 2004 e il 2008: 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe di Lega), e al primo passaggio. Ma più della ragione ha pesato il cuore «e forse è stato proprio l'affetto che avevo per l'Inter, dove ho passato quattro anni importanti, che mi ha portato a dire sì. Ripeto, vediamo alla fine». «Non sarà semplice, ma ringrazio le persone che sono dietro le quinte e davanti a loro dico che la squadra farà di tutto per cercare di centrare la Champions, non l'Europa League. Ci proveremo e credo che i ragazzi ce la metteranno tutta: mi auguro che questo sia il nostro regalo di Natale», ha detto poi alla festa di Natale.
Poi il Mancio punzecchia Balotelli. «Secondo me vuole imitare Ibra, che ha accumulato un'esperienza e una qualità che Mario deve ancora acquisire nonostante giochi da tanti anni. Certo, le possibilità le avrebbe, ma ora forse pensa a un po' troppe cose…». L'unico pensiero di Mancini è invece la Lazio e la formazione da anteporre all'11 di Pioli nel posticipo di domenica sera al Meazza. In avanti Icardi ed Osvaldo, in vantaggio su Palacio.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Dicembre 2014, 10:05
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