Champions, stasera Malmoe-Juve.
Allegri: "Segna Tevez e vinciamo"

Champions, stasera Malmoe-Juve. ​Allegri: "Segna Tevez e vinciamo"

di Timothy Ormezzano
TORINO - «Vincere è l'unica cosa che conta». Allegri cita Boniperti, ricordando qual è la dolce e intanto feroce ossessione della sua Juve. Alle parole di Agnelli («La squadra vale le prime otto d'Europa») devono seguire i fatti. Questa sera alle 20,45 in casa del Malmoe servono tre punti per avvicinare le prime sedici d'Europa e per alimentare le possibilità di vincere il girone. Meglio evitare di giocarsi tutto allo Stadium, negli ultimi 90' del Gruppo A, contro i vicecampioni d'Europa dell'Atletico Madrid, il 9 dicembre.





Allegri dispensa ottimismo: «Siamo in un buon momento psicofisico, abbiamo tutte le carte in regola per battere il Malmoe». Per farlo la Signora dovrà sfatare un tabù, visto che la vittoria lontano da casa le manca da quasi due anni (12 febbraio 2013, Celtic-Juve 0-3). Nelle ultime sei trasferte europee, ha infatti racimolato la miseria di un solo punto, incappando in ben cinque sconfitte. «Ma a Madrid e Atene abbiamo perso in modo immeritato», sottolinea il tecnico bianconero, che confermerà il suo 4-3-1-2 “europeo”, con Padoin a sinistra (Evra rientrerà domenica contro il Torino) e Vidal alle spalle del tandem Tevez-Llorente.



Già, Tevez. Anche lui è alle prese con un tabù di lungo corso. L'ultimo (e unico!) lampo europeo dell'Apache fuori dalle mura amiche risale infatti a quasi sette anni fa (20 febbraio 2008, Lione-Manchester United 1-1). «Domani (oggi, ndr) Carlitos segnerà, proprio come aveva fatto all'andata», pronostica Allegri. «Il 4-3-1-2 mi dà più libertà di giocare dove preferisco. Posso agire da punta centrale oppure più arretrato», analizza l'Apache. E a proposito di spettri da esorcizzare, c'è anche quello dell'arbitro portoghese Pedro Proença, lo stesso fischietto che la Juve incrociò l'anno scorso sulla neve mista fango di Istanbul: inutile ricordare come andò a finire. Anche questa sera il campo sarà molto pesante: «Ma lo sarà per entrambe le squadre», taglia corto lo stesso Tevez.



Il Malmoe, invece, dovrà essere più forte della ruggine, visto che non gioca una partita ufficiale dal 9 novembre (il campionato svedese è in vacanza). «Ci siamo allenati bene, non partiamo assolutamente battuti», assicura l'allenatore Hareide, che può contare sulla formazione migliore. «Siamo molto fiduciosi, i bianconeri non ci spaventano», aggiunge l'attaccante Eriksson, che confida nel supporto psicosonoro di uno SwedBank Stadium tutto esaurito.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Novembre 2014, 18:45

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