Legrottaglie: «Senad, compra tu una cintura...». E la Procura Federale studia la sanzione

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«“Ruediger vendeva cinture e calzini, ora fa il fenomeno”. Lo ha detto Lulic, dimenticandosi uno dei principi cardini dello sport: il rispetto per l'avversario. Forse Ruediger avrà detto qualcosa di altrettanto provocante e, se fosse così, lo stesso principio varrebbe anche per lui». L'ex difensore della Juventus, Nicola Legrottaglie, interviene così, con un post su facebook, sulla polemica del derby che ha visto protagonisti il laziale Senad Lulic e il romanista Antonio Ruediger.

«Da giocatore, in campo, ho dato e preso botte da Ronaldo, Ibrahimovic, Totti e altri grandi campioni, che erano tali anche perché a fine partita lasciavano sul terreno di gioco l'agonismo sportivo, chiuso nel passato con una stretta di mano. Il valore che siamo all'avversario dà la misura del nostro. Se lo screditiamo, ci dimostriamo piccoli quanto certe offese», ha aggiunto Legrottaglie. «Fossi in Lulic, poi, una cintura me la comprerei, riflettendo su quanto possa insegnarci: La cintura si stringe alla vita. E così dovremmo fare con il rispetto», ha concluso l'ex difensore bianconero.

PROCURA FIGC AL LAVORO
Intanto, le parole del bosniaco sono all'attenzione della Procura federale della Figc, guidata dall'ex Prefetto Giuseppe Pecoraro, secondo quanto si apprende dalla Federcalcio all'indomani di una partita che ha vissuto momenti di grande tensione, proseguita poi negli spogliatoi con la frase a sfondo razzista di Lulic. «Gli ispettori della Procura - emerge ancora in via Allegri - erano regolarmente al lavoro ieri a bordo campo». Tutto questo, considerando che alcuni degli episodi contestati saranno ovviamente oggetto delle decisioni del giudice sportivo di Serie A.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2016, 14:54

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