Luca Toni annuncia il ritiro: "Domenica
la mia ultima partita, vorrei fare il dirigente"

Luca Toni annuncia il ritiro: "Domenica la mia ultima partita, vorrei fare il dirigente"
Il calcio italiano probabilmente potrà godere di Francesco Totti per un altro anno, ma intanto la Serie A perde un'altra colonna della nazionale che a Berlino vinse i Mondiali. Luca Toni, l'ultimo vero bomber azzurro, ha annunciato il ritiro: «Dopo tanti anni di calcio, 22 di professionismo, ho pensato che è arrivato il momento di smettere, domenica sarà la mia ultima partita da professionista».

«È stata una decisione difficile e sofferta, però è anche giusto smettere. Penso di essere arrivato con la testa alla fine per quello che riguarda il calcio giocato», prosegue Toni spiegando la sua scelta di appendere gli scarpini al chiodo. «Sono già 2-3 settimane che ci penso, sono state settimane difficili visto il momento e l'annata. da qui a domenica sarà un misto di gioia e tristezza perché lasciare il calcio dopo tanti anni è difficile ma credo che contro la Juve al Bentegodi sia giusto sia l'ultima -prosegue l'attaccante che taglierà il traguardo delle 100 presenze in gialloblù-. Veniamo da una brutta annata ma sono scelte che si devono fare, a livello mentale sono arrivato alla fine. Sarà bello condividerlo con uno stadio come quello di Verona, sono stati 3 anni fantastici che mi hanno fatto sentire un giocatore importante».

Sul futuro Toni aggiunge: «Quando sono arrivato a Verona sono arrivato come un giocatore, non mi sono mai permesso di dire chi prendere e di fare il dirigente. A fine stagione parlerò col presidente e se saremo d'accordo proseguirò perché a Verona sto bene ma non c'è alcun contratto. Al momento non so cosa farò, non ho pensato al dopo».

«Ho cominciato a giocare a 6 anni, il calcio è la mia passione e il mio amore. Oltre alla famiglia sono amori così forti che quando le cose vanno molto bene è impossibile lasciare. Gli amori li lasci quando succede qualcosa di veramente brutto e questo, anche per l'infortunio e per come sono andate le cose, è stato il peggior campionato della mia carriera. È questo che mi ha fatto decidere, è impossibile lasciare quando vinci a 38 anni la classifica marcatori».

«Verona mi ha dato un'altra giovinezza perché mi ha fatto sentire un giocatore ad alto livello, volevo chiudere la mia carriera qui, pensavo in altra maniera e mi è spiaciuto tanto, ma non mi va di continuare a giocare, è arrivato il momento di smettere», prosegue Toni. «In panchina sicuramente non mi ci vedo, ho visto miei colleghi che sono invecchiati 5 anni alla volta. Mi piacerebbe fare qualcosa di importante, a livelli alti c'è poca gente di calcio. Penso a Baggio, che non abbia un ruolo nel calcio italiano è una cosa folle; il calcio può essere business e politica ma ci sono anche valori che solo chi ha giocato ad alto livello conosce. Il Bayern Monaco è gestito da Rummenigge, ci vuole gente brava coi conti ma chi decide deve essere stato nel mondo del calcio», conclude l'attaccante del Verona. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Maggio 2016, 12:40

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