Lotito si difende dai nuovi attacchi: "Pulvirenti?
Gli ho solo consigliato un buon esorcista"

Lotito si difende dai nuovi attacchi: "Pulvirenti? ​Gli ho solo consigliato un buon esorcista"

di Enrico Sarzanini
ROMA – Lotito si difende e Iodice attacca. E' stata un'altra intensa giornata quella vissuta ieri dal numero uno della Lazio che ha detto a la sua verità sulle telefonate con il presidente del Catania, Pulvirenti che già nell'interrogatorio di lunedì, aveva fatto riferimento ai consigli “esoterici” ricevuti da Lotito: «Quando il numero uno etneo - ha spiegato Lotito ai giornalisti - mi ha confidato i suoi problemi, ho preso informazioni da un sacerdote di Catania e gli ho consigliato l'esorcista. Quanto al resto, Pulvirenti mi ha chiesto appuntamenti col credito sportivo, con un amministratore delegato di una banca e con il Chievo. Questo è tutto riscontrabile negli atti».





Chi non gli crede è Pino Iodice, il dg dell'Ischia che diffuse una delle telefonate con Lotito per denunciare le presunte pressioni del consigliere federale per recuperare voti a sostegno di Macalli, che ieri lo ha pesantemente attaccato: «Lotito è il factotum del calcio nazionale quindi non escludo che possa essere coinvolto anche in questo marciume che sta emergendo». Un atto d'accusa pesante che non lascia spazio ad interpretazioni: «Da a tutti dei visionari, respinge le accuse, si dimena dicendo che lui non c'entra niente ma il caso vuole che lui sia sempre al centro dell'attenzione».



Il nome del presidente della Lazio, che in Sicilia non è indagato, è comparso negli atti per diverse telefonate con Pulvirenti prima e dopo Catania-Avellino, partita che non è nella lista delle cinque gare per le quali il patron del Catania ha ammesso l'illecito sportivo.



Mentre parallelamente va avanti l'inchiesta della Procura di Napoli, che indaga Lotito per tentata estorsione, è entrata nel vivo quella sportiva di Palazzi: la decisione sul deferimento (quasi certo) del patron biancoceleste è attesa a breve. Il ritardo è dovuto al fatto che Palazzi ha dovuto trasmettere tutti gli atti in suo possesso alla procura di Napoli e per questo ha avuto una mini deroga da parte del Coni per chiudere il cerchio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Luglio 2015, 16:58

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