Lotito: "Rispettiamo la scelta di Gabrielli,
nelle curve c'è delinquenza di ogni tipo"

Lotito: "Rispettiamo la scelta di Gabrielli, nelle curve c'è delinquenza di ogni tipo"

di Enrico Sarzanini
ROMA - Claudio Lotito sale in cattedra. Il presidente della Lazio ha tenuto ieri all’Università Europea di Roma una Lectio magistralis affrontando tanti temi tra cui quello delicatissimo dei rapporti con i tifosi: «Ai tempi dell’ex presidente Sergio Cragnotti i tifosi hanno avuto un forte peso interlocutorio con la società. Erano intesi come appassionati “deformati”, facevano pressioni su chi doveva essere ceduto o acquistato. I club erano tenuti in scacco dalle tifoserie che per anni hanno avuto anche il sostegno delle società. Oggi i ruoli si sono invertiti, i giocatori non possono neanche più andare sotto la curva pena una multa di 40mila euro».

Poi, il discorso si è spostato sulle barriere negli stadi: «La curva dell’Olimpico è molto numerosa rispetto a quelle di altre città e merita una gestione diversa. Sono state fatte scelte legate esclusivamente alla tutela della sicurezza e se ci fossimo opposti, il Prefetto avrebbe chiuso lo stadio. Sono scelte che magari non si condividono ma che bisogna comunque rispettare». Lotito si è poi voluto soffermare su alcuni tifosi che frequentano le Curve: «Lo stadio è preda di una sparuta minoranza che condiziona la maggioranza dei tifosi, bisogna fare in modo che le persone perbene possano accedere tranquillamente all’Olimpico. E’ documentato dal Comitato provinciale per la sicurezza che nelle curve ci sia spaccio di stupefacenti, vendita di merchandising falso, reclutamento di persone per commettere reati e prostituzione».

Il patron biancoceleste ha toccato anche l’argomento relativo allo stadio di proprietà: «Dovrebbe nascere in periferia, così come avvenne per l’Olimpico, per motivi di traffico e sicurezza. La norma che abbiamo proposto è stata stravolta dal Parlamento, tant’è che non sono stati costruiti molti stadi. Prendiamo come modello il Real Madrid, che vicino al centro sportivo ha avuto a disposizione 3 grattacieli di proprietà: non c’è niente di scandaloso nel trarre degli utili dalla creazione di uno stadio, il problema è come sfruttare quegli introiti. Noi invece ogni mese diamo al Coni 370mila euro per usare l’Olimpico».

Parlando dei giocatori in scadenza, ha fatto una battuta su Konko: «Gli ho proposto il rinnovo di contratto anno per anno. E così è resuscitato tutto insieme».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Marzo 2016, 09:12

© RIPRODUZIONE RISERVATA