Lazio-Napoli, biancocelesti contro il tabù. Immobile: "Chi ci sottovaluta sbaglia"

Lazio-Napoli, biancocelesti contro il tabù. Immobile: "Chi ci sottovaluta sbaglia"

di Enrico Sarzanini
Sulle orme di Signori per abbattere il tabù Napoli: Immobile punta i partenopei. E' lui l'uomo in più di Inzaghi, il bomber che sta facendo sognare i tifosi biancocelesti. «Diventerà il nuovo Signori» sussurra qualcuno su Facebook. Difficile ma non impossibile visti i numeri: quattro gare e 6 gol in campionato, domenica sera a Marassi è arrivato in doppia cifra grazie alla doppietta in Supercoppa e ai gol segnati in azzurro e giovedì in Europa League. Ecco allora che il pensiero va subito a Beppe Signori. Nemmeno lui, tre volte capocannoniere con la Lazio 107 reti in 152 partite di campionato, era ma partito così forte. Ciro adesso punta Napoli, vuole fargli male così come ha fatto contro Juventus e Milan. Inzaghi se lo coccola, sa bene che se la Lazio è così temuta è anche merito suo: «Ma lo devo tutelare - ha ammesso domenica sera a Marassi sorridendo e quando posso lo farò rifiatare visti gli impegni ravvicinati che ci attendono».

Archiviate le esperienza in chiaroscuro in Germania e Spagna, Ciro sta vivendo una seconda giovinezza e rispettando la tradizione che vuole la Lazio da sempre habitat naturale per gli attaccanti. Domani servirà il migliore Immobile per superare l'ostacolo Napoli, un altro tabù da superare per Simone Inzaghi: nelle ultime quattro gare per la Lazio ben tre sconfitte e un solo pareggio. La vittoria in campionato manca dal 31 maggio 2015 quando la truppa guidata da Pioli espugnò il San Paolo con un pirotecnico 4-2 che regalò ai biancocelesti i preliminari di Champions. Per trovare una vittoria all'Olimpico bisogna andare indietro fino al 7 aprile 2012, un 3-1 firmato Candreva, Mauri e Ledesma. Tabù nel tabù, Immobile non è mai riuscito a battere il Napoli.

Ieri a Formello la ripresa, Nani ha giocato la partitella in famiglia segnando una doppietta. Potrebbe rientrare tra i convocati, difficile vederlo da subito in campo. Non preoccupa de Vrij, sostituito domenica per un indurimento del flessore. Ieri visita a Formello di Ruud Gullit, vice allenatore della nazionale olandese, il presidente Lotito a margine di un evento ha ammesso: «Chi parla di Lazietta sbaglia: abbiamo vinto due volte la Supercoppa, negli anni dell'Inter di Mourinho e con la Juventus che aveva conquistato tutto, e anche due Coppe Italia, di cui una rimarrà scolpita nella storia perché vinta contro la Roma». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Settembre 2017, 08:48

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