Lazio, torna 'Di padre in figlio':
la festa all'Olimpico il 23 maggio
di Enrico Sarzanini
Numeri importanti soprattutto alla luce di una stagione deludente che ha visto un drastico calo degli spettatori allo stadio: «Noi cerchiamo di fare questo evento per la gente laziale spiega l'altro ideatore Giancarlo Oddi -. I laziali hanno fatto delle cose incredibili, anche se molto sono additati di tante cose che non esistono». Una serata per tutti che vedrà tre generazioni a confronto: la Lazio del 1974, quella dei -9 e quella dello scudetto del Duemila si ritroveranno in campo per sfidarsi. Per completare le tre rose gli organizzatori hanno invitato giocatori che negli anni hanno fatto la storia della Lazio.
Da Ruben Sosa passando per Mihajlovic fino ad arrivare a Simeone, che con il suo Atletico Madrid sta stupendo tutti: «Era entusiasta spiega Wilson ma se andrà avanti in Champions non potrà essere dei nostri e noi ovviamente glielo auguriamo». Il vero obiettivo sarà provare a ridare entusiasmo a un popolo depresso dalle ultime annate a corrente alternata: «Riportiamo la gente allo stadio senza secondi fini - continua Wilson - perché noi siamo biancocelesti. La lazialità si vive nei momenti belli e in quelli brutti». Per la prima volta in stagione torneranno anche i tifosi della Curva Nord che, in aperta contestazione con le nuove disposizioni della Prefettura, aveano deciso di disertare lo stadio. La serata, che si aprirà alle 19 con la sfilata della polisportiva ed il lancio della sezione paracadutismo si chiuderà con Mogol che, al centro del campo, canterà I giardini di marzo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2016, 09:02
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