L'Inter insiste per Vidal: anche Ausilio a Singapore per trattare col Bayern

L'Inter insiste per Vidal: anche Ausilio a Singapore per trattare col Bayern

di Alessio Agnelli
Anche Ausilio a Singapore: si accelera per Vidal? A dispetto dei continui segnali di chiusura provenenti da casa Bayern e da Carlo Ancelotti («Rimane al 100%»), l'Inter continua a pensare al classe 87 cileno Arturo Vidal come colpo ad effetto. E, nelle prossime 24 ore, Piero Ausilio potrebbe tornare alla carica per l'ex bianconero, approfittando del test-match di domani tra nerazzurri e bavaresi. 

Il direttore sportivo dell'Inter sarà, infatti, sulle tribune del National Stadium di Singapore per l'impegno dell'11 di Spalletti contro i tedeschi. Ma, a margine della seconda garadell'International Champions Cup, certi anche nuovi contatti con la dirigenza del Bayern per (ri)discutere di Vidal. L'offerta di Suning per i bavaresi è di 50 milioni (tra prestito oneroso e obbligo di riscatto, alla Douglas Costa) complessivi, 28 in 4 anni (7 a stagione) i milioni promessi invece al cileno, che avrebbe detto sì e potrebbe esporsi a stretto giro di posta per forzare la mano.

Nell'attesa, in mediana, quasi tutto fatto per l'approdo di Matias Vecino in nerazzurro. Ieri per l'agente dell'uruguagio, Alessandro Lucci, un nuovo incontro nella sede dell'Inter per definire le ultime questioni amministrative e burocratiche. Suning verserà alla Fiorentina l'ammontare della clausola, in due tranches da 12 milioni. Entro lunedì, visite e annuncio. 

In attacco, fari puntati su Keita Baldé, in scadenza di contratto con la Lazio tra un anno. Lotito lo valuta 25 milioni, l'Inter non più di 20. Tra i 50 e i 60 milioni, invece, il prezzo di Angel Di Maria, sempre nel mirino ma fattibile solo con Perisic in uscita. Il croato è l'obiettivo numero uno di Mourinho, a caccia «di un attaccante esterno che mi dia più opzioni in avanti». Ma servono 50 milioni cash e il prestito di Anthony Martial per il nulla osta di Suning. Per le corsie di difesa, invece, ancora stand-by sul fronte Dalbert Henrique, con il Nizza che non cede di un passo e chiede i 30 milioni della clausola.

Stesso discorso per Dalbert Henrique, che si è espresso per il nerazzurro ma che il Nizza stima sui 30 milioni, come da clausola di recesso. «Abbiamo fatto ridere tutti con le nostre clausole altissime, ora però non fanno più ridere nessuno - ha minacciato il presidente dei transalpini, Jean Pierre Rivère - perché sono una realtà e ci mettono in una posizione comoda». L'Inter è ferma a 20 milioni, tra fisso e bonus. Possibile chiusura a 25.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Luglio 2017, 09:07

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