Juve, il mercato dipende tutto da Tevez.
Buffon realista sulle chance contro il Barça

Juve, il mercato dipende tutto da Tevez. ​Buffon realista sulle chance contro il Barça

di Timothy Ormezzano
TORINO - Alla Juve scatta di nuovo l'allarme-Tevez: «Il destino di Carlos è nella testa di Carlos - spiega l'ad Marotta -. Cercheremo in tutti i modi di trattenerlo. Ha un contratto fino al 2016: la speranza è che possa restare con noi».





Insomma, del domani non v'è certezza: il Boca Juniors sarebbe ancora alla finestra. Ecco perché, congelato il sogno-Cavani, la Signora non perde di vista Van Persie, Higuain e Falcao. Ma il fronte più caldo è quello di Khedira, centrocampista in offerta dal Real Madrid a costo zero. Ieri il ds Paratici è volato in Germania con un quadriennale da 4,5 milioni a stagione.

La convocazione di ieri nella Nazionale tedesca è un buon segnale ma non basta: Khedira sosterrà le visite mediche a Torino tra oggi e domani per dissipare i dubbi sulla tenuta dei crociati operati nel novembre 2013.



A proposito di parametri zero, è in arrivo anche il 25enne brasiliano Neto, il prossimo vice-Buffon. Serviranno una trentina di milioni, invece, per regalare ad Allegri la meglio gioventù del Sassuolo: «Zaza e Berardi sono due giovani di spicco: vogliamo tenerceli stretti», prosegue l'ad bianconero.

Ma la Juve pigliatutto non vuole lasciarsi scappare nemmeno Pogba: «Per consolidarci dobbiamo rafforzare la squadra e confermare lo zoccolo duro», ordina Marotta.



Il Daily Express dice di un David Luiz impaziente di accogliere il “Polpo” al Psg. Ma L'Equipe toglie ogni facile illusione ai parigini: Pogba è al centro di un Clásico di mercato tra Real e Barça, con i catalani in vantaggio. Anzi, ieri a mezzogiorno l'ad Marotta ha incontrato a Milano il responsabile del mercato estero del club catalano Ariedo Braida. Sul tavolo anche l'affare Pogba.



A proposito di Barcellona, sentite Buffon (che ha lasciato la presidenza della Carrarese dopo 5 anni): «Abbiamo meno del 35% di possibilità di vincere, ma sappiamo come rendere difficile il compito dei blaugrana».

Il 6 giugno serviranno cuore, fegato e testa: «La tenuta psicologica sarà molto importante quando il Barça darà l'impressione di poter fare un sol boccone di noi. Torno a Berlino dopo nove anni con la volontà di rivivere le belle sensazioni della finale del Mondiale 2006».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Maggio 2015, 20:26

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