Stasera Juve-Real, Allegri: "Giochiamo
per vincere". Ancelotti: "Sfida alla pari"

Stasera Juve-Real Madrid, Allegri: "Giochiamo ​per vincere". Ancelotti: "Sfida alla pari"

di Timothy Ormezzano, Marco Zorzo
TORINO - È la notte dei desideri, per dirla alla Jovanotti. Juventus-Real Madrid, andata delle semifinali di Champions League, è semplicemente la partita più importante della recente storia bianconera.



La Signora spera di vedere una riedizione della semifinale superata nel 2003 proprio contro i blancos: Buffon e Casillas c'erano già, il grande ex era Zidane (e non Morata) e il Ronaldo delle merengues era “il fenomeno” (e non CR7).

La maglia numero 10 di Del Piero è ora sulle spalle di Tevez, che dimostra di conoscere il core business della sua azienda: «Quando sono venuti a cercarmi, Agnelli e i dirigenti bianconeri mi hanno subito detto che volevano vincere la Champions». L'Apache, candidato a duettare con Morata, azzera la distanza tra la sua squadra e i campioni d'Europa, sconfitti a Torino in ben tre degli ultimi quattro incroci: «Il gruppo è la nostra forza. Mi aspetto due partite combattute e aperte. Non c'è un favorito: vincerà chi sbaglierà di meno».



Secondo Ancelotti, invece, «vincerà chi avrà più coraggio, perché la Champions è così». Immediata la replica di Allegri: «Carletto è molto bravo, oltre che furbo. Loro sono i campioni in carica, dovrebbero avere qualche possibilità in più, ma concordo con chi dice che la sfida è alla pari». La sua Juve formato 4-3-1-2 non ha intenzione di fare la comparsa in uno Stadium da record di incasso (oltre 3 milioni di euro): «Non è vero che non abbiamo nulla da perdere - avverte Allegri -: in palio c'è la finale di Berlino. Nessuna delle due partite finirà 0-0. E al ritorno, al Bernabeu, speriamo di riavere Pogba».



A proposito, il Polpo è stato nuovamente blindato da Marotta: «Non abbiamo la necessità di metterlo sul mercato. E Pogba non ha manifestato la minima intenzione di lasciarci». L'ad bianconero, ribadito che «gli scudetti della Juve sono 33», assicura che non si muoverà nemmeno Tevez: «In carriera Carlos ha girovagato molto, ha nostalgia del suo Paese, ma non ci sono i presupposti per interrompere il contratto prima del 2016».



Il diretto interessato prende tempo: «Sono contento della vittoria del mio Boca sul River, ma non è il momento per parlare di certe cose: abbiamo una semifinale di Champions da giocare...». Se la Signora raggiungerà la finale di Berlino, è più che probabile che nessuno vorrà più lasciarla.



ANCELOTTI: "SFIDA ALLA PARI" (di Marco Zorzo) Da queste parti è un ex non tanto amato. Carlo Ancelotti e il suo rapporto poco idilliaco con la tifoseria juventina non è certo una novità. Lui la Signora l’ha allenata per 17 mesi, da febbraio 2000 a giugno 2001. Due secondi posti, nonostante i 144 punti raccolti, ma alle spalle di Lazio (prima) e Roma (dopo).

Carletto, che a Madrid hanno ribattezzato don Carlos, ha già cancellato quell’amara esperienza bianconera. Al Real ha consegnato la tanto agognata decima un anno fa. E con la semifinale di stasera allo Stadium come la mettiamo? Ancelotti (furbescamente) non ha dubbi: «Sarà una sfida alla pari. I bianconeri hanno accresciuto l’esperienza in Champions negli ultimi anni. Hanno appena vinto lo scudetto: e questo successo ha dato loro ulteriore fiducia. La Juve ha esperienza e giocatori di altissima qualità. Allegri? Devo ammetterlo: mi ha sorpreso».

E quando gli si fa notare che il Real ha vinto solo una volta a Torino nei precedenti incontri, Carlo spiega il perché: «Beh, semplice: la Juve ha sempre avuto squadra competitiva. Ma noi vogliamo realizzare il sogno di rigiocare la finale pure quest’anno». Sul fronte squadra, Bale è recuperato, Cristiano Ronaldo è al 100%, come giura Carlo, ma pare che CR7 abbia qualche problemino alla schiena. Sergio Ramos potrebbe giocare in mediana. Benzema è rimasto a Madrid, mentre il Chicharito Hernandez, il giustiziere dell’Atletico, partirà dalla panchina. Infine, ballottaggio tra Marcelo e Coentrao sul versante sinistro.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2015, 16:51

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