Coppa Italia, Juve-Fiorentina 1-2: la doppietta
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Coppa Italia, Juve-Fiorentina 1-2: la doppietta ​di Salah piega i bianconeri allo Stadium

di Timothy Ormezzano
TORINO - Udite, udite: la Juve scivola in casa (1-2) sotto i colpi di una gran Fiorentina, trainata dall'indemoniato Salah. I bianconeri non perdevano allo Stadium da 47 partite, quasi due anni, e cioè dal 2-0 contro il Bayern dell'11 aprile 2013. Al ritorno, il 7 aprile a Firenze, ai bianconeri servirà un mezzo miracolo: imporsi con due gol di scarto.





Allegri voleva vincere il confronto a distanza con Conte, non capace di regalare alla Signora quella maledetta decima Coppa Italia che le manca da vent'anni. Ma nonostante i proclami della vigilia («sceglierò la formazione migliore»), ha schierato la Juve 2 contro la formazione più scintillante del campionato. Fuori sette undicesimi della squadra che ha pareggiato a Roma, per un 4-3-3 molto rimaneggiato. Pretattica? Strategia? No, un mezzo suicidio, come dimostra il coast to coast di Salah, che all'11' corre per 70 metri, brucia Padoin e fulmina Storari.











Splendido anche il pareggio di Llorente, sontuoso nell'incornare un cross di Pepe. Ma il pallino è della Fiorentina, che scheggia un palo con Basanta. Al 36' Allegri cambia uno stizzito Coman con Tevez. Non basta, anche perché i tre tenori Vidal-Marchisio-Pogba steccano.



La ripresa si apre con tre occasioni per i viola, che trovano il 2-1 con il solito Salah, innescato da un errore di Marchisio. Settimo gol in otto partite dell'egiziano ex Chelsea: nemmeno Batistuta aveva cominciato così. «Mohamed ha davvero tutto: è veloce, tecnico e fa pure gol. Al ritorno sarà comunque dura», dirà Diamanti.



La Juve è scossa. Morata rileva Llorente, ma la scena è di Neto che si presenta ai suoi probabili futuri tifosi bianconeri murando Tevez e Pogba.

Con l'innesto di Pereyra si rivede il 4-3-1-2, ma l'assalto finale non produce effetti. «Sapevamo che i viola erano in ottima forma. Abbiamo commesso un passo falso. Il ritorno non sarà semplice, ma ce la giocheremo», assicura Max Allegri.



Dal campo al mercato. Raiola sorprende: «Tutti pensano che Pogba lascerà Torino, ma non è certo. Dipende dalla Juve e dello stesso giocatore». L'ad Beppe Marotta assicura: «Vogliamo costruire attorno a Paul una squadra competitiva». Pretattica? Strategia? Si vedrà.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 11:18

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