Juve, il Chelsea insiste per Bonucci. 'Ndrangheta, via al processo Alto Piemonte

Juve, il Chelsea insiste per Bonucci. 'Ndrangheta, via al processo Alto Piemonte

di Timothy Ormezzano
Il futuro di Bonucci e Alexis Sanchez, assicurano in Inghilterra, è legato a doppio filo a quello dei loro tecnici Allegri e Wenger. O uno o l'altro, scrivono i tabloid delle coppie che potrebbero scoppiare nel caso ora più probabile di doppia conferma sulle panchine di Juve e Arsenal. Dopo il caso che ha coinvolto Bonnie e Max, il rapporto potrebbe essere così logoro da spingere il difensore ad accettare le sterline declinate l'estate scorsa.

Le sirene inglesi, per Bonucci, non smettono di cantare. Più del City di Guardiola, interessato anche al monitorato Kolasinac, si sta rifacendo sotto il Chelsea di Conte, che vorrebbe importare in Premier anche Marchisio. La valutazione di Bonucci, intorno ai 50-55 milioni, è di poco inferiore a quella di Sanchez, grande oggetto del desiderio bianconero. Già ai ferri corti con Wenger, il cileno che nella notte ha affrontato l'Argentina di Higuain (priva invece di Dybala, che prova a rientrare martedì in casa della Bolivia) avrebbe espresso la sua volontà di lasciare i Gunners, pronti a rimpiazzarlo con Lacazette.

Ieri intanto è cominciato il processo Alto Piemonte sulle infiltrazioni della ndrangheta nel Torinese. La Juventus, i cui tesserati sono coinvolti unicamente come testimoni, non ha replicato all'avvocato di Rocco Dominello, che non chiederà il rito abbreviato: «Citeremo Agnelli, perché confermi i rapporti leciti che c'erano con il signor Dominello - così il legale Ivano Chiesa -. Ci sono stati più incontri alla luce del sole. Quando Agnelli dichiara di non aver mai avuto a che fare con un boss dice la verità, perché il mio assistito non è un boss». Resta comunque un certo clamore e imbarazzo per le intercettazioni rivelate dall'Huffington Post, da cui emergerebbe come il presidente fosse a conoscenza dello spessore criminale di alcuni suoi interlocutori: «Il problema è che questo ha ucciso gente», aveva detto Agnelli nel 2014 di Loris Grancini, leader milanese dei Viking su cui pende una richiesta di sorveglianza speciale del Tribunale di Torino. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Marzo 2017, 08:56

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