Juve, Allegri: "Dopo Cardiff volevo lasciare. Schick non fa cose normali"
di Timothy Ormezzano
La Signora si è persa durante un intervallo in cui lo spogliatoio, secondo alcune indiscrezioni, si sarebbe trasformato in una polveriera. Allegri, su input di Bonucci, non nuovo a certi consigli all'allenatore - ricordate il bisticcio col Conte Max nel finale di Juve-Palermo? -, avrebbe comunicato alla squadra di voler sostituire con Cuadrado un Barzagli sorpreso troppe volte dagli affondi di Marcelo. L'azzurro si sarebbe però rifiutato di uscire. E se la sarebbe presa con il suo detrattore Bonucci. Insomma, un caos in piena regola. Che, sommato al pesante ko, avrebbe spinto Allegri verso le dimissioni. Il dubbio è durato appena qualche ora: «Parlando con la società ho visto tutti i presupposti per un'altra grande stagione».
La Juve è ora chiamata a resettare le emozioni: «Ripartiamo senza drammi, guardiamo il bicchiere mezzo pieno. L'anno prossimo vincere sarà ancora più difficile. In Champions ci saranno cinque squadre inglesi. E in Italia tutti vorranno batterci». In pole Allegri vede Juve e Napoli, «un filo davanti alle altre». Seguono Inter e Milan: «Torneranno a lottare per lo scudetto». E la Roma? «Confermerà la rosa e più o meno i punti dell'ultima stagione».
Il tecnico livornese conferma le grandi manovre sul mercato: «Schick fa cose non normali, Douglas Costa è molto bravo e Bernardeschi ha grandi prospettive. N'Zonzi? Cerchiamo i profili più adatti per migliorare». Il Siviglia però non fa sconti («N'Zonzi non andrà via per una cifra inferiore alla clausola», trancia Castro, presidente del club andaluso) e pretende 40 milioni: troppi per un 28enne fuori dal giro della Nazionale francese. L'alternativa? Il nome nuovo-vecchio è quello di Matic (Chelsea), che in Inghilterra dicono essere pedinato dalla Juve e dai due Manchester.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Giugno 2017, 09:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA