Juve, scudetto vicinissimo: Allegri pronto
a entrare nella storia. Ecco perché

Juve, scudetto vicinissimo: Allegri pronto ​a entrare nella storia. Ecco perché

di Timothy Ormezzano
TORINO - È quasi fatta. Dopo il pari di Roma, la Juve ha tre quarti di scudetto in tasca. E Max Allegri ha un piede e mezzo nella storia.





Già, il livornese si prepara a entrare nel ristretto club degli allenatori che hanno vinto lo scudetto in due piazze diverse. Lo attendono Fulvio Bernardini (Fiorentina e Bologna), Nils Liedholm (Milan e Roma) Giovanni Trapattoni (sei con la Juve e uno con l'Inter), Fabio Capello (quattro con il Milan, uno con la Roma, più uno revocato con la Juve).



Allegri allegro, dunque, ma con qualche rimpianto affidato anche a Twitter: «Un altro passo in avanti, anche se potevano essere tre. Ora sotto con la Coppa Italia». Al tecnico fanno eco le dichiarazioni del presidente di Fca John Elkann: «Peccato non aver vinto a Roma, però il pari è un buon risultato per restare avanti in campionato». La voce fuori dal coro è quella di Bonucci: «Con orgoglio, sempre sul petto! Due punti persi, peccato...», cinguetta il difensore, corredando il commento con l'immagine inequivocabile di lui che aiuta Buffon ad appuntarsi lo scudetto sulla maglia.



Tutto già deciso, dunque? Non per Tevez, che rimanda i feseggiamenti: «Sono incassado, avremmo dovuto chiudere la partita. Nel finale abbiamo cambiato atteggiamento, rischiando pure di perdere. Che almeno ci serva da lezione».

Dopo il cazziatone alla squadra, il tributo a Pirlo, l'unico europeo in grado di insegnare l'arte delle punizioni a un sudamericano come Tevez: «Guardo Andrea e imparo come calciare e dove piazzare il pallone».



Ma è già ora di pensare alla semifinale di andata di Coppa Italia contro la Fiorentina di domani, in uno Stadium praticamente sold out. La Juve vuole la Decima, trofeo che insegue da venti lunghi anni e che accenderebbe una stella d'argento sulle prossime maglie griffate Adidas. Allegri farà turnover, ma senza sfigurare la squadra. Davanti a Storari ci sarà Ogbonna e forse anche Barzagli, a quasi dieci mesi di distanza dall'ultima volta (11 maggio 2014, Roma-Juve 0-1). A proposito di riapparizioni, anche De Ceglie e Matri sperano di disputare almeno uno spezzone.



Sempre assente Pirlo, resta da valutare la disponibilità di Pogba e Sturaro, ieri tornati in gruppo, oggi attesi dal test decisivo. In attacco, infine, toccherà con tutta probabilità a Coman e Llorente.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2015, 10:17

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