Stasera Italia-Spagna, Conte: "Voglio risposte.
Lascio per le tante promesse non mantenute"

Stasera Italia-Spagna, Conte: "Voglio risposte. Lascio per le tante promesse non mantenute"

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Vincere l’allergia alle amichevoli e battere finalmente una big d’Europa. Sarà un caso, ma l’Italia di Antonio Conte ha perso finora due partite. Contro il Belgio, numero 1 del ranking Fifa, e il Portogallo di CR7. Stasera a Udine nel rinnovato Friuli, davanti ai campioni continentali della Spagna dello juventino Morata, la prova del nove.

Ma non sarà solo una serata di festa, non può esserlo dopo i fatti di Bruxelles, e ci sarà un minuto di silenzio prima del match (anche per ricordare le studentesse Erasmus morte a Tarragona). «Ripercorriamo dei momenti bruttissimi già vissuti: se subentra la paura sarebbe la morte vera», spiega Conte. E Buffon aggiunge: «Giusto che l’Uefa non preveda match a porte chiuse. Mi sono chiesto: ma mi sto abituando ormai? Spero di no...». Sul campo sarà un esame vero verso l’Europeo.

E lo ammette lo stesso Conte: «Voglio capire chi merita davvero di esserci in Francia. In questi giorni ho trovato dei giocatori spugne, ragazzi entusiasti. Li avrei voluti vedere un po’ di più, ma non è stato possibile e in queste due gare cercherò di avere dei responsi. All’Europeo arriveremo con una squadra e non con una selezione. De Rossi? Per ciò che riguarda chi non c’è, posso dire che monitorerò tutto con attenzione nei prossimi due mesi. Guarderò anche il Nordamerica, dove gioca Giovinco. Ho comunque già delle mie idee sulle convocazioni».

Un ct pronto ad uscire dal garage, utilizzando la metafora da lui stesso utilizzata a inizio settimana a Coverciano, e pensare solo all’azzurro. Una tonalità differente dal blues Chelsea che lo aspetterà da luglio. «Mai mi sono pentito della scelta, però mi erano state fatte delle promesse di lavoro che poi non si sono concretizzate», puntualizza a suo modo. Sarà un’Italia con assenze pesanti, soprattutto in difesa (ko Barzagli e Chiellini). In attacco spazio al tridente Candreva, Pellè, Eder con la speranza (vana?) che l’azzurro trovi quel bomber vero che non si vede all’orizzonte.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Marzo 2016, 07:45

© RIPRODUZIONE RISERVATA