Italia, Tavecchio: «Su Pellè decisione dura ma inevitabile»

Tavecchio: «Su Pellè decisione dura ma inevitabile»

di Redazione Sport
«L'esclusione di Pellè? È stata dura prendere una decisione di questo tipo, dobbiamo essere onesti. C'erano in ballo tanti fattori emotivi, ma è stato inevitabile». Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, torna così sull'esclusione dell'attaccante azzurro dalla lista dei convocati per la sfida con la Macedonia. Tavecchio conferma che Pellè è stato punito non solo per la mancata stretta di mano con il ct Gian Piero Ventura, ma anche per le parole di troppo da lui pronunciate dopo la sostituzione decisa dal tecnico durante il match con la Spagna.

«Al di là della gravità delle parole, c'è anche un discorso legato al suo atteggiamento che è stato visto in tutto il mondo. Si è visto il nostro mister con la mano aperta e lui che l'ha rifiutata, quindi era inevitabile. Io poi non sapevo esattamente i termini perché di labiale non me ne occupo, ma mi ha chiamato Oriali e mi ha spiegato i fatti, ascoltati con le sue orecchie e non per sentito dire. Viste le frasi era impossibile non considerarne la gravità, che è stata quindi connessa alla gravità del provvedimento», spiega il numero uno di via Allegri ai microfoni di Sky nelle ore che precedono il match con la Macedonia a Skopje.
Tavecchio si sofferma anche sullo scetticismo che circonda il ct: «Tutti fanno discorsi, ma se ci avessero detto prima della partita che avremmo pareggiato con la Spagna saremmo stati tutti contenti perché è l'ostacolo più grande. E abbiamo 'rischiatò addirittura di vincere. Lasciamolo lavorare, Ventura è una persona molto seria. Non ha grandi modi nell'apparire, ma è più concreto. Io sono sempre stra-convinto della scelta fatta».

Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Ottobre 2016, 14:07

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