Italia-Inghilterra, Conte non nasconde la
formazione: "Dimissioni? Ho pensato di peggio"

Italia-Inghilterra, Conte non nasconde la ​formazione: "Dimissioni? Ho pensato di peggio"

di Ernesto De Franceschi
MILANO - La scritta non c'è 2 senza 3 che formava il numero magico, quel 32 come gli scudetti rivendicati dalla Juve, è stata cancellata e coperta da un telone azzurro con gli stemmi di Italia e Inghilterra. Il calcio nostrano è anche questo. Nella notte del gran ritorno di Antonio Conte nello Stadium che lo ha visto conquistare tre scudetti di fila, una sfida nella sfida sarà la querelle tra il club bianconero e la Figc con la curva bianconera che indosserà t-shirt polemiche con il numero 32, compresi i due scudetti spazzati via da Calciopoli.





«Io vado avanti. Se mi è venuto il pensiero delle dimissioni? Me ne sono venuti tanti altri...». Il ct risponde sorridendo alla domanda sulla bufera esplosa venerdì, quando si è trovato al centro delle polemiche post-infortunio dello juventino Claudio Marchisio. «Io penso che si debba lavorare molto, poi mi ritrovo a sentire che forse lavoro troppo...», aggiunge alludendo alle considerazioni espresse da John Elkann che stasera sarà in tribuna. «Il lavoro dovrebbe essere una regola, non un'eccezione. Boh... Mi faccio domande e non trovo risposte... », sorride sarcastico Conte, che spiega la sua ricetta. «Mi è piaciuta molto la frase che ho ascoltato nel film su Mennea: per raggiungere grandi sogni bisogna fare grande fatica».



Nessun segreto sulla formazione da schierare contro gli inglesi che ci ricordano l'unica vittoria nel Mondiale brasiliano, quell'illusorio 2-1 a Manaus con Balotelli a segno. «Giocheranno Buffon in porta; Ranocchia, Bonucci e Chiellini in difesa; Florenzi, Soriano, Valdifiori, Parolo e Darmian a centrocampo; Pellè-Eder in attacco»: il ct snocciola il suo 3-5-2. Rivoluzione rispetto al 2-2 in Bulgaria con l'esordio dell'empolese Valdifiori nel ruolo di Pirlo e la strana coppia Eder e Pellé davanti. «È stata una forte emozione varcare di nuovo il cancello dello Juventus Stadium, entrare nello spogliatoio e in campo. Sono stati tre tre anni fantastici, straordinari, con tanti ricordi indelebili ed emozionanti. La mia accoglienza? I tifosi devono tifare l'Italia». Di sicuro sarà complicato il tutto esaurito, visto che a ieri erano stati venduti meno di 30 mila biglietti. Tra gli spettatori, comunque, attesi Andrea Agnelli e Marotta, un modo per smorzare le polemiche.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Marzo 2015, 19:21

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